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01/10/2022 06:00:00

  Maltempo devastante. Trapani di nuovo sott’acqua (e furiosa). Allagamenti e trombe d’aria a Mazara e Castelvetrano

Ora la rabbia è tanta. Una nuova, veloce, ma devastante ondata di maltempo ha messo in ginocchio Trapani, Mazara e la Sicilia occidentale.


Negozi e abitazioni allagate, strade come fiumi che trascinano auto in panne, l’acqua che entra negli ospedali. Trombe d’aria e bombe d’acqua. Sono scene da fine del mondo, eppure è bastato un pomeriggio per mettere in ginocchio diverse città. A cominciare da Trapani, che stava facendo ancora i conti con l’alluvione di lunedì. Ieri, trenta minuti d’acqua, hanno fatto di nuovo allagare la città.

Dalle 19 di ieri una cinquantina di interventi di soccorso sono stati effettuati dai Vigili del fuoco per automobilisti in difficoltà, allagamenti. Rinforzi arrivati anche da Palermo e Caltanissetta. E’ stato anche raddoppiato il dispositivo di soccorso della sede centrale. Istituita la Sala Crisi per l'emergenza maltempo al Comando provinciale di C.Da Milo.

 


Trapani
È bastata mezz'ora di pioggia battente per dare il colpo di grazia - o quasi - ad una città, Trapani, che ancora oggi fa la conta dei danni per gli allagamenti dei giorni scorsi che hanno arrecato danni ingenti a negozi e abitazioni.
Mezz'ora di pioggia - pioggia e non bomba d'acqua- e la via Virgilio è tornata ad essere un fiume in piena. L'acqua ha invaso il Forno Impero ed altre attività commerciali.

 

 


Allagate anche altre strade come la via Orti, via Marsala, via Livio Bassi, lungomare Dante Alighieri. In via Fardella è saltato un tombino. Ristagni d'acqua poi ovunque. In particolare In viale Regina Elena, nella zona del porto.
La rabbia è tanta, i social sono inondati di video. Molti se la prendono con l’amministrazione Tranchida.

 

 


L'animalista Enrico Rizzi nella sua pagina Facebook ha annunciato per domani mattina una manifestazione di protesta davanti a Palazzo D'Ali " per chiedere- dice - a gran voce al sindaco di andarsene a casa". A chiedere le dimissioni del sindaco é anche la consigliera comunale Francesca Trapani: "Non siamo più disposti ad accettare scuse, il sindaco risponda delle sue azioni, risponda a chiare domande che abbiamo messo per iscritto . Dimissioni subito di sindaco e Giunta". Dura anche la presa di posizione di Cristina Ciminnisi neo eletta all' Ars: "A distanza di qualche giorno, la città è nuovamente in ginocchio. È inaccettabile. È vero che occorre accelerare, laddove siano accertati i presupposti di legge, sul riconoscimento dello stato di calamità ma, allo stesso tempo, duole sottolineare che chi amministra questa città ormai da quattro anni avrebbe dovuto programmare gli interventi manutentivi e infrastrutturali che potessero scongiurare il degenerare di eventi metereologici di questa portata, purtroppo non più isolati ed occasionali". Ed ancora: " Con rammarico, va rilevato che l’urgenza di provvedere all’ammodernamento della rete idrica e fognaria della Città, ormai vetusta e inadeguata, è nota da anni e avrebbe dovuto essere una priorità di questa Amministrazione".

 

 

 

Mazara
Situazione molto critica a Mazara del Vallo. Scene di disperazione per la bomba d'acqua che si è abbattuta in città ieri pomeriggio.


Strade come fiumi, scalinate che diventano cascate. Si registrano diversi allagamenti in negozi e abitazioni. Auto trascinate dall'acqua nelle strade allagate.

 

 

La furia dell'acqua, nelle strade diventate torrenti, ha devastato il negozio di articoli per la casa Gea. L'acqua si è prima infiltrata sotto la vetrina e poi l'ha letteralmente scardinata allagando tutto il locale. Disperata la titolare mentre riprende la scena: "Abbiamo perso tutto".

 

Allagamenti anche all'ospedale mazarese Abele Ajello, l'acqua è entrata nel piano terra del pronto soccorso.

 

Castelvetrano
Scene apocalittiche anche a Castelvetrano. Il preludio alla bomba d’acqua che si stava abbattendo in tutta la Sicilia occidentale si è avuto a Triscina nel primo pomeriggio di ieri. Una tromba d’aria ha devastato la frazione balneare.
Il violento vortice, creatosi in mare, ha toccato terra, buttando a terra un muro di recinzione, pali dell’illuminazione pubblica e sradicando alberi.
Poi la pioggia. In città si sono avuti diversi allagamenti.
Non c’è stata però nessuna voragine, fanno sapere dal Comune, in via Selinunte, contrariamente da quanto emerso nelle scorse ore sui social.

 

 

 

Autobus ribaltato
Il maltempo ha riguardato tutta la Sicilia occidentale. Il maltempo ha provocato danni e allagamenti a Corleone, Contessa Entellina, Santa Margherita Belice, Sambuca di Sicilia e Poggioreale.

 



In queste ore sono arrivate decine di richieste ai vigili del fuoco per i mezzi movimento terra per liberare le strade dal fiume di acqua e fango. Sono stati richiamati in servizio decine di squadre dei vigili del fuoco. La situazione in quelle zona, raccontano i testimoni, è drammatica.
Un autobus delle autolinee Gallo-Sais, che copre il tragitto Palermo-Sciacca, si è ribaltato questa sera lungo la statale 624, tra Contessa Entellina e Sambuca di Sicilia. Ci sarebbero diversi feriti. Sul posto sono giunte tre ambulanze e alcune squadre dei vigili del fuoco. Alcuni passeggeri sono riusciti a uscire dal mezzo e hanno preso posto su un altro pullman, anche questo proveniente da Palermo, da cui sono partiti i primi soccorsi.
La zona dell'incidente, dove nel pomeriggio si era abbattuto un violento temporale, è stata interessata anche da una intensa tromba d'aria. Ma a causare l’incidente sarebbe stato un fiume di fango che ha investito il mezzo.

 


La strada a scorrimento veloce Palermo Sciacca, la cosiddetta Fondovalle dove si è ribaltato l'autobus di linea, è interrotta tra Poggioreale e il bivio Gulfa per Sambuca di Sicilia e Santa Margherita Belice, a causa di un fiume d'acqua e di fango che ha reso impraticabile la sede stradale.
La situazione oggi e nei prossimi giorni dovrebbe migliorare. L’allerta meteo è di livello giallo, nelle prossime ore dovrebbe tornare il sereno. Ma la devastazione resta, e i danni sono parecchi. Come tanta è la rabbia, soprattutto a Trapani.