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04/10/2022 06:00:00

Trapani, Mazara ed  Erice: la pioggia il fango e le polemiche 

 Continuano la conta dei danni, e le polemiche, dopo il nubifragio che venerdì ha messo ancora una volta in ginocchio Trapani, creato seri problemi ad Erice, e scatenato la sua forza soprattutto contro Mazara ed alcuni comuni della Valle del Belice, su tutti, Sambuca di Sicilia. 

A Trapani ad attaccare il Sindaco Tranchida sono i giovani di Fratelli d'Italia che chiedono le sue dimissioni: "In occasione degli inaccettabili allagamenti (l'acqua è ristagnata per dodici ore e solo con l'intervento dei Vigili del Fuoco si è liberata la città), riscoprendosi climatologo ha messo in scena un teatrino degno di lode: NON C'È NESSUN RISARCIMENTO DANNI IN CORSO! I moduli diffusi servono ad una ricognizione dei danni, non sono altro che un autocertificazione del cittadino o dell'azienda che comunica i danni subiti e per di più i cittadini non possono neanche comunicare i danni ingentissimi alle automobili". 

Il Sindaco nel frattempo ha deciso di verificare lo stato di fognature e condotte dell'acqua. Dai primi controlli, dicono dall'Amministrazione Comunale, sembra tutto regolare, con le caditoie pulite, tranne in Via Vespri, dove c'è stato un crollo. Trovata un'ostruzione in una condotta a mare, nei pressi del Centro Comunale di Raccolta, dovuta alla sabbia, che è stata rimossa. Rivista anche l'organizzazione del Comune in caso di interventi eccezionali, per rendere la macchina comunale più snella. Oggi, infine, riunione a Palermo per perorare la causa del riconoscimento dello stato di calamità naturale. 

 

Il Comune di Erice ha approvato la richiesta da avanzare al presidente della Regione Siciliana per la dichiarazione dello stato di calamità naturale e di emergenza, a seguito dell’alluvione del 26 settembre scorso. «Abbiamo ritenuto necessario fare questo passaggio al fine di ottenere nel più breve tempo possibile il riconoscimento dello stato di calamità e delle gravi condizioni di criticità che sono state determinate dal disastroso alluvione – commenta la sindaca Daniela Toscano -. Le fortissime piogge hanno provato sistema fognario, canali, muri di ricezioni, impianti di pubblica illuminazione, generando anche allagamenti di vari scantinati e civili abitazioni. La richiesta dello stato di calamità ci consentirà di poter richiedere risorse finanziarie per il ristoro dei danni ai privati e di finanziamenti per la ricostruzione delle strutture pubbliche danneggiate, oltre che per la realizzazione di opere di protezione. A tal proposito, i cittadini interessati potranno far pervenire le perizie di stima dei danni che verranno appositamente richieste con pubblici avvisi». «Tornando alla giornata dell’alluvione – commenta ancora la sindaca -, desidero ringraziare, per il lodevole supporto fornito, i volontari delle associazioni di Protezione civile comunale coordinate dal responsabile dott. Giuseppe Tilotta, i Vigili del fuoco, la Polizia Municipale e tutte le altre Forze di polizia che hanno fornito il proprio supporto per aiutare i cittadini in difficoltà e per ogni situazione di emergenza che si verifica nel nostro territorio. Li ringrazio, come ringrazio anche tutti gli altri cittadini che hanno dato una mano a chi ne ha avuto bisogno: è in momenti come questi che viene fuori la forza di una comunità unita e solidale».

DE LUCA. Su quello che è accaduto a Trapani e in provincia interviene anche Cateno De Luca: «Presidente (scaduto) Musumeci, ci permetta di non essere così gaudenti come lei per la "folta" presenza di oggi al centro equestre del Mediterraneo (Ambelia). Perché? Perché mentre lei è felice per il centro realizzato (anche) con i fondi dedicati a combattere il rischio alluvioni, nella Sicilia occidentale spalano ancora il fango delle ultime piogge, ed attendono gli interventi che lei proclama da anni con decine e decine di comunicati stampa da Commissario contro il dissesto idrogeologico, ma che poi, nei fatti, non si realizzano quasi mai. Ed oggi non siamo solo noi a dirlo (come più volte in passato abbiamo denunciato)".

MAZARA. Il sindaco Salvatore Quinci ha convocato una riunione straordinaria di Giunta con all'ordine del giorno "l'emergenza maltempo ed i danni causati dalle forti piogge dei giorni scorsi, gli interventi già effettuati e le azioni da programmare". La riunione è stata propedeutica alla stesura della deliberazione di Giunta che verrà adottata nelle prossime ore per formalizzare al Governo centrale e regionale la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale. In apertura di riunione è stato ribadito che a giudizio dei tecnici la principale causa degli allagamenti, come avvenuto purtroppo anche in altre realtà territoriali, è da addebitare alla straordinaria intensità delle piogge, concentrata in poco tempo, frutto del cambiamento climatico. Una intensità che comporta un flusso d'acqua difficilmente gestibile da un sistema fognario di acque bianche le cui condotte sono state progettate decenni or sono con diametri e capacità ridotti rispetto alle necessità di oggi ed alla mutata intensità delle piogge. Sul fronte tombini è stato ribadito che sono oltre 3500 le caditoie già pulite nei mesi passati, circa il 50% di quelle presenti nel territorio. Un'azione che va completata e potenziata - è stato sottolineato - anche con un secondo passaggio e con prove di flussi che verifichino che non solo le caditoie ma anche che le condotte e i sottoservizi non siano ostruiti. Un'azione che è già stata intensificata nei giorni scorsi e che proseguirà con l'ausilio di servizi di auto spurgo, fermo restando che da sola la pulizia dei tombini non è bastevole alla luce dell'intensità delle piogge e che vanno contrastati con maggiori controlli e sanzioni anche gli incivili fenomeni di uso delle caditoie quale ricettacolo di sporcizia e rifiuti e di abusiva muratura di alcune caditoie ad opera di ignoti. La video sorveglianza sarà potenziata anche per contrastare questi fenomeni. Altra azione già in corso, ove possibile in alcune parti di territorio - è stato sottolineato nella riunione riguarda l'allargamento del diametro di alcuni tratti di condotte per favorire un maggiore deflusso. E ancora: sul fronte delle pompe di sollevamento, è stato sottolineato che alcune sono già automatizzate mentre altre sono in corso di automazione. Ma sia le une che le altre hanno registrato in alcuni casi problemi di interruzione elettrica e improvvisa inattività. Da qui l'avvio di lavori già in corso per lo spostamento di alcune componenti elettriche, mettendole al riparo dal possibile rischio di contatto con l'acqua, per ridurre al minimo il rischio di stop improvviso delle pompe di sollevamento. Sono in corso, con l'ausilio di ufficio tecnico e polizia municipale, le azioni di monitoraggio dettagliato delle zone maggiormente a rischio. Alcune già note, altre che proprio in occasione dei violenti nubifragi hanno evidenziato criticità. In corso inoltre lavori di rimozione del terriccio delle strade a seguito degli allagamenti insieme agli interventi di scerbatura, pulizia e messa in sicurezza di alcuni tratti dissestati. E' in fase di redazione un report dettagliato con la conta dei danni, pubblici e privati, da inserire per la richiesta di fondi dopo che verrà richiesto e si auspica ottenuto lo stato di calamità naturale.

Ieri il Sindaco di Mazara, Salvatore Quinci, è stato ospite della redazione di Tp24. Ecco la sua intervista.