Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/10/2022 20:15:00

Mistero per la morte di una neonata in ospedale in Sicilia 

Aperta un’inchiesta sulla morte di una neonata avvenuta in Sicilia. La piccola era nata prematura, ma la gravidanza era giunta in stato avanzato, il parto era andato bene e la bimba aveva tantissime possibilità di salvarsi, se non fosse stata colpita da un’infezione in ospedale,  Catania. 

I genitori di Acireale, mamma di 29 anni e il marito, 37 anni, lo scorso 16 luglio si erano recati al pronto soccorso ostetrico del Cannizzaro a causa di un distacco della placenta. La donna era giunta alla 29/ma settimana più tre giorni di gravidanza, quindi oltre il settimo mese. I medici dell’unità operativa di neonatologia hanno deciso di anticipare il parto sottoponendola in quella stessa giornata ad un cesareo, perfettamente riuscito: la bimba è nata sana, pesava un chilo e 316 grammi ed è stata messa incubatrice nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale.

«Il 30 luglio - spiegano gli avvocati - una dottoressa ha comunicato alla coppia che la neonata era positiva al Serratia Marcescens, un batterio che non dovrebbe essere presente in ambienti come gli ospedali, tanto più nelle terapie intensive che dovrebbero essere sterili, ma che purtroppo è oggi responsabile di un’ampia gamma di infezioni nosocomiali ed è spesso causa di focolai ad alto tasso di mortalità ospedaliera, sia nei pazienti adulti sia proprio in quelli pediatrici». Da allora i genitori non hanno più potuto vedere né accarezzare la bambina se non il 10 agosto, il giorno prima del decesso. Lo scorso 28 settembre hanno presentato denuncia ai carabinieri del Nas.