Nella giornata di lunedì 10 ottobre 2022 lo Stromboli è tornato ad eruttare: il vulcano siculo è stato protagonista di una “spettacolare” eruzione, il trabocco lavico nel settore centrale dell’area craterica ha provocato il crollo di una porzione del bordo craterico che ha dato origine ad un flusso di lava.
La lava ha raggiunto il mare per poi spegnersi in pochi istanti. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha però rilevato un’attività acquatica particolare, una sorta di tsunami vulcanico.
Nell’ultimo aggiornamento, l’Osservatorio Etneo ha comunicato che “dalle osservazioni su terreno effettuate da personale INGV nelle ore serali, risulta che lo scenario eruttivo rimane pressoché invariato“. “Continuano ad osservarsi frequenti crolli e distacchi di materiale dal canale lavico eroso dai flussi e dal fronte stesso che arrivano velocemente in mare“. Dal punto di vista sismico, “nel corso delle ultime ore, l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato varie fluttuazioni nei livelli medio-basso e medio-alto ed attualmente si attesta nel livello medio-basso“.