“Poveri ma ricchi” è stata una due giorni tra convegni, tavole rotonde, wine tasting e degustazioni dedicata al pesce e in particolare a quello dimenticato, il pesce azzurro che non è povero perché ricchissimo di omega 3 e omega 6, elementi preziosi per la salute. Presenti anche i vini con il gemellaggio con il “Perpetuo Wine Fest” organizzato da AIS Trapani e Slow Food Trapani.
«Come la frutta e la verdura anche il pesce ha una sua stagionalità e l’OP di Trapani e delle Isole Egadi sta portando avanti da anni vari interventi di comunicazione con lo scopo di diffondere informazioni e conoscenze riguardo il pesce povero in generale e il pescato locale in particolare» così afferma Emilio Giacalone, presidente dell’Op di Trapani e Isole Egadi.
«I problemi del settore sono tanti ma vogliamo approfondirli con estrema positività – dichiara Piero Gianquinto, progettista e coordinatore del progetto “Poveri ma ricchi” - . Vogliamo ridare lustro alla nostra categoria. Sta nascendo una rete tra tutte le cooperative della pesca, cosa che in passato era sempre fallita».
Ignazio Monterosso, funzionario direttivo del Dipartimento della Pesca Mediterranea Regione Siciliana ha affermato che «Numerosi sono gli spunti emersi durante l’evento – dice -, non dobbiamo fermarci a questi progetti: invito le Op a cercare il dialogo con le istituzioni, quasi pretenderlo. Ci sono molte normative europee che non favoriscono le marinerie siciliane: dobbiamo aumentare il dialogo».
Queste giornate sono state caratterizzate da attività di promozione che si sono svolte tra l’Agriturismo Vultaggio e la Cantina Marco De Bartoli. L’evento ha visto presenti sul palco biologi, istituzioni, imprenditori, produttori, chef, ristoratori, giornalisti, cantine, sommelier che hanno spiegato quanto sia importante il rispetto del mare con le sue risorse, anche attraverso i piccoli gesti come la spesa quotidiana.
Ed ancora il tema dell’occupazione nel mondo della pesca, la comunicazione, il web, i social, il mondo del vino e l’enogastronomia. È qui che s’inserisce anche il progetto “Poveri ma ricchi”.
Sono intervenuti nell’ambito del convegno di presentazione coordinato da Piero Gianquinto numerosi esperti e rappresentanti delle istituzioni: Emilio Giacalone, presidente O.P di Trapani e delle Isole Egadi; Ignazio Monterosso, funzionario direttivo del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana; Guglielmo Cassone, Comandante Capitaneria di Porto di Trapani; Dario Safina, deputato all’Ars; Sergio Vitale, ricercatore CNR IRBIM Mazara del Vallo; Paolo Giarletta, esperto marketing e comunicazione, web e social marketing; Monica D’Aleo, biologa nutrizionista; Ignazio Piazza, coordinatore C.S.R. Pesca – Istituto di Ricerca; Francesco Bertolino, biologo marino; Giovanni Di Dia, segretario provinciale Pesca CGIL.
Oltre al tema della sostenibilità, mettendo in evidenza i benefici dal punto di vista ambientale, si è parlato anche di cultura attraverso la tutela della tradizione culinaria locale, favorita dal recupero di specie tipiche.
Cooking show con degustazione di alcuni piatti a base di pesci di stagione, preparati da vari chef per valorizzare il pescato locale, spostare l’attenzione da varietà sovra sfruttate ad altre come il cosiddetto “pesce dimenticato” che ha ancora un potenziale di consumo sia in un’ottica di protezione dell’ecosistema marino sia per assicurare la continuità delle specie. Sardine, acciughe, capone, sgombri e boghe sono nello specifico, alcune delle specie ittiche che sono state promosse all’interno dell’evento.
Le specie ittiche cosiddette povere sono state analizzate sia dal punto di vista scientifico, evidenziando le caratteristiche organolettiche e le proprietà nutritive, sia dal punto di vista “socio-culturale” con gli chef hanno dato vita a ricette antiche legate a questi prodotti.
Il cosiddetto “pesce dimenticato” o povero della Sicilia che non ha niente da invidiare dal punto di vista del gusto o delle proprietà nutritive ai suoi colleghi più famosi. Tutte attività che hanno come fine ultimo quello di incentivare la promozione, la commercializzazione ed il consumo. A vantaggio dunque di consumatori e produttori: nutrirsi di pesce “povero” insomma fa bene alla salute ma anche all’economia. Questo il leitmotiv dell’evento.
Poveri ma ricchi è stato un luogo dove ognuno condivide esperienze e progettualità legate ai temi della pesca. Dopo i convegni con show cooking e degustazioni con le specie ittiche del progetto si è dimostrato come un pesce ritenuto erroneamente “povero” possa rendere al contrario ricca la nostra tavola. L’evento si è gemellato con il primo “Perpetuo Wine Fest”, che ha messo al centro della scena vitivinicola i vini a carattere ossidativo, di cui la Sicilia vanta una storia secolare grazie al vino Marsala. Il pesce povero è stato abbinato al Perpetuo, un vino che si rinnova per sempre, perpetuamente.
Poveri ma ricchi è un progetto dell’Organizzazione Produttori di Trapani e delle Isole Egadi finanziato dall' Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale, Pesca Mediterranea – Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, nell'ambito della Misura 5.68 “Misure a favore della commercializzazione” del PO FEAMP (Fondo europeo per la politica marittima, la pesca).