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25/10/2022 11:00:00

La destra al Governo con pochi volti nuovi

 La Destra. È indiscutibile che l'esecutivo che ha appena giurato sia da ritenersi quello più a "droit" della storia repubblicana, ma anche il più ancien regim, perché al netto della presidentessa del consiglio, curioso che tutti i maschietti ammiratori della Meloni che si vantano che la prima donna a Palazzo Chigi non sia di sinistra e poi la protagonista, la sua carica la vuole declinata al maschile, una gender istituzionale e non trattasi di una boutade non si siano risentiti.

Regime vetusto perché sono pochi i volti nuovi, undici già facevano parte dell'ultimo governo Berlusconi, come ministri la stessa Meloni, poi Fitto, Bernini e Calderoli. Sottosegretari: Crosetto, Santanchè, Casellati, Urso, Musumeci, Roccella e Mantovano. Lei è la più giovane la metà dei componenti ha più di 60nni, il 66% dei membri dell'esecutivo è della right. Quale destra sia lo dirà il tempo, l'auspicio è che sia quella liberale professata e fondata da John Locke che nel saggio lettera sulla tolleranza affermava: lo stato mi sembra la società degli uomini costituita soltanto per conservare e accrescere i beni civili.

Per beni civili s'intendono: la vita, la libertà, l'integrità del corpo e la sua immunità dal dolore, e il possesso degli stessi,come la terra, il denaro e gli oggetti. L'ente giuridico non può perciò negare i diritti naturali: vita, libertà, uguaglianza civile e proprietà. Tant’è che anche dopo la costituzione di una società politica, il popolo conserva il diritto di difendersi contro gli stessi legislatori, allorquando essi manomettano la libertà e il bene dell’individuo.

Ovviamente per le controversie esiste la giustizia e ci si può spingere fino alla disobbedienza civile. Nel testo citato, altro valore trattato che si ritiene fondamentale è l'esistenza del pluralismo religioso. Non si possono condividere questi concetti, ma meritano assoluto rispetto. Certamente in alcuni comportamenti e le intenzioni espresse dai partiti di maggioranza sono stati illiberali. Onestà intellettuale impone che necessita essere scevro da qualsiasi pregiudizio nella genesi di una nuova reggenza, ma denunciare le preoccupazioni e le contraddizioni della Destra del belpaese è legittimo.

Vittorio Alfieri