Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/10/2022 07:00:00

La querela di Don Fiorino: archiviato anche il procedimento disciplinare per l'avvocato Forti 

 Già sentenziato, in sede penale, il “non luogo a procedere perché il fatto non sussiste” (decisione del gip del Tribunale di Marsala Annalisa Amato), adesso è stato anche archiviato il procedimento disciplinare avviato a carico dell’avvocato Vincenzo Forti nell’ambito della vicenda che il legale marsalese e un’altra persona (Giuseppe Riggirello) accusati di diffamazione in danno di don Francesco Fiorino, responsabile dell’Opera di religione “Mons. Gioacchino Di Leo”.

Sia il procedimento penale che quello disciplinare era scaturito da una querela presentata da don Fiorino a seguito di alcuni commenti espressi, il 16 aprile 2020, su Facebook, in calce all’articolo di Tp24 che riferiva della decisione del prete di lasciare, con polemica su “fuoco amico” ed esposto alla magistratura per diffamazione, la “macchina” della solidarietà in favore dei più bisognosi in quel periodo di emergenza sanitaria messa in moto dal Comune d’intesa con l’Opera “Di Leo” e la Fondazione San Vito.

Una decisione che su Fb l’avvocato Forti commentò scrivendo: “Per un post che non hai amato e per delle manifestazioni di invidia, come l’hai chiamata tu, caro pretino, molli tutto?”. Il post proseguiva sulla stessa falsariga. Per il giudice Amato, però, quei commenti non costituiscono diffamazione, ma un’esortazione a continuare nell’opera di assistenza ai bisognosi, cosa che il prete poi continuò a fare autonomamente. La decisione del gip è dello scorso maggio. Adesso, a chiudere la vicenda, con apposita deliberazione, è anche il Consiglio distrettuale di disciplina di Palermo dell’Ordine degli avvocati (presidente Lucia Di Salvo).