Proprio di fianco alla porta d’ingresso dell’aula consiliare del comune di Castelvetrano, nel Palazzo Pignatelli, ci sono dei locali che regolarmente vengono vandalizzati.
Locali senza porte, sotto il marmo che ricorda il 150° dell’Unità d’Italia.
Non è lo scherzetto di Halloween, ma non è nemmeno il dolcetto del salotto buono della città, come era nelle intenzioni dell’amministrazione di 20 anni va. No, da allora la piazza non si è animata come si sognava. Anzi, la pedonalizzazione (obbligatoria per accedere ai finanziamenti che servivano a riqualificarla) l’ha trasformata in un incubo.
Il bar libreria che c’era un tempo in quel locale, non ha funzionato. E alla fine i soci che avevano investito in quell’idea, si sono portati via pure le costose porte in vetro e acciaio che avevano installato a loro spese. Rimasero al loro posto delle tavole di legno che non hanno resistito alle incessanti spinte vandaliche nel corso degli anni. E anche adesso, l’altalena è sempre la stessa: oggi le tirano su, domani i vandali le buttano giù.
Si dirà: e le telecamere di sorveglianza? Pare che non funzionino. O forse sono troppo vecchie per funzionare bene, con una risoluzione notturna sufficiente a riconoscere i volti.
Abbiamo chiesto al vicensindaco Filippo Foscari se è normale che proprio di fianco all’ingresso dell’aula consiliare del comune ci sia un locale senza porte in mano ai vandali. Ci ha risposto così:
“Certo che non è normale. Ho chiesto di mettere delle porte, magari riprendendo la struttura architettonica dell’intero palazzo. So che al momento si sta facendo una sorta di preventivo per capire quanto la cosa sia realizzabile. Nell’attesa, avevano messo questi pannelli, che evidentemente non sono stati sufficienti. Ne avevo parlato col sindaco e l’intenzione è proprio quella di ripristinare le porte come erano un tempo. Anche se forse non sarà possibile, dal momento che anche quelle degli altri locali sono in acciaio e vetro. Eventualmente rinunceremo al legno, adeguandoci a quelle esistenti. Intanto non possiamo fare altro che rimettere i pannelli”.
Si farà qualcosa per dotare il sistema delle piazze di un valido sistema di videosorveglianza?
“Dal ministero dell’Interno ci sono stati assegnati 15 mila euro per la digitalizzazione. Speriamo di poter utilizzare parte di questa somma per l’installazione di telecamere di sorveglianza in grado di distinguere i volti anche nelle ore notturne”.
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Certo, c’è forse un problema più complesso, culturale, forse generazionale, se la notte del dolcetto-scherzetto, quella di Capodanno, i giorni di carnevale, diventano un tripudio di potenti petardi (spesso lanciati per gioco sugli alberi, giusto per vedere qualche passerotto cadere stecchito). Al di là di porte e telecamere, siamo sicuri di essere ancora in tempo per trasformare questo sistema delle piazze in un salotto? Ma anche soltanto in un posto normale, dove nessuno andrebbe ad ubriacarsi e vomitare? Davvero l’unico rimedio, come sostengono alcuni, è quello di rinunciare alla pedonalizzazione?
Egidio Morici