Nei giorni scorsi avevamo iniziato a raccontare un ‘viaggio’ che nessuno vorrebbe mai intraprendere: quello che porta l’ignaro cittadino a vedere mortificate tutta una serie di buone condotte e diritti che, nei Paesi occidentali - a democrazia non ridotta, come accade in Italia - rappresentano la normalità.
“INSIEME MUOVIAMO IL PAESE VERSO UN TEMPO NUOVO” - Recita proprio così uno dei ‘claim’ pubblicati sul sito ‘fs italiane’. Se il tempo ‘nuovo’ è però quello delle attese infinite - e per molti utenti pure inutili, visto che dopo quattro ore di attesa si sono visti chiudere in faccia lo sportello abbonamenti per il bonus trasporti – meglio il tempo ‘vecchio’. È questo l’itinerario che si ripete, infatti, da due mesi e, cioè, da quando il Governo italiano ha pensato di avviare il bonus Trasporti. Lo sconto che ne può derivare arriva fino a 60 euro mensili. Per gli utenti che hanno la malaugurata abitudine di servirsi dei trasporti pubblici, e nel caso specifico del treno, nell’area di Palermo, però la storia, anzi, il viaggio è molto diverso.
NOTARBARTOLO E CENTRALE IN TILT - Le biglietterie delle stazioni ferroviarie del capoluogo isolano: Notarbartolo e Centrale, sono prese d’assalto ogni fine mese dai cittadini che vorrebbero usufruire del famigerato ‘bonus’, solo perché non hanno altra scelta. La procedura pensata e gestita (in malo modo) dall’azienda di trasporti, infatti, non prevede la possibilità di attivarlo direttamente ‘on line’ o tramite ‘app’ o tramite le biglietterie automatiche, presenti in tutte le stazioni ferroviarie.
UNA TEMPISTICA FOLLE – Non si capisce il perché Trenitalia non riesca a gestire le pratiche, spalmandole su un intero mese, anziché creare questo abominio procedurale che un pezzo di azienda ‘regala’, scaricandolo sui suoi malcapitati clienti. Il bonus in biglietteria, infatti, non può essere attivato né ad inizio, né a metà mese, ma solo negli ultimi giorni e per la mensilità successiva.
PERSONALE E STRUTTURE INSUFFICIENTI – Non ci vuole uno scienziato a capire che un solo impiegato alla biglietteria Notarbartolo non possa gestire una tale mole di lavoro (l’unico addetto offre tutti i servizi a 360 gradi). L’addetto solitario deve, inoltre, assicurare un turno consecutivo di sette ore e sei minuti dalle 6.10 del mattino alle 13.06, mentre centinaia di cittadini, alcuni dei quali inferociti, vorrebbero, a volte, usarlo come fosse un ‘punchball’ per i loro comprensibili sfoghi. Facciamo notare, inoltre, a Trenitalia che, nella biglietteria, non c’è una che sia una sedia, per chi è costretto a subire i suoi disservizi; non c’è un ‘taglia code’, non c’è nulla di nulla che possa essere utile a vincere quel senso di abbandono che attanaglia i cittadini e che possa, così, almeno alleviare le peripezie di questi clienti ‘sudditi’.
LA REPLICA DELL’UFFICIO STAMPA TRENITALIA – Noi di Tp24.it abbiamo subito contattato il 31 ottobre, in diretta da Notarbartolo, il referente siciliano per la stampa di ‘Ferrovie dello Stato italiane’ che ha risposto alle nostre numerose perplessità. La biglietteria di Notarbartolo, cosi come accaduto similmente nel mese di settembre, è stata chiusa ad ottobre nelle giornate del 27 e 28, ne chiediamo le ragioni: “Lo sportello – replica Gaetano Pellizzeri, corrispondente territoriale media per la Sicilia e la Calabria - è stato chiuso per motivi di malattia che hanno colpito il personale addetto alla biglietteria: è il primo reclamo di questo tipo che riceviamo da Notarbartolo”. Strano è, che, la chiusura straordinaria si sia manifestata in un periodo simile, e nella stessa biglietteria, il mese prima, come ci hanno raccontato diversi utenti in fila, nel corso della mattinata infernale a Notarbartolo.
Chiediamo allora il motivo per cui non sia ancora possibile completare tutta l’operazione di attivazione del ‘bonus trasporti’ e rilascio contestuale dell’abbonamento direttamente ‘on line’: “L’azienda - risponde il corrispondente - ci sta lavorando ma al momento non è ancora possibile” concludere l’iter al di fuori degli sportelli fisici delle biglietterie. Tuttavia: “Informo - continua l’addetto ai media - che le agenzie di viaggio” convenzionate con Trenitalia “sono abilitate a concludere le operazioni” allo stesso modo degli sportelli ferroviari.
LE AGENZIE E I 5 EURO - È vero, abbiamo verificato telefonicamente che alcune dietro il pagamento di 5 euro a pratica concludono con successo l’attivazione del ‘bonus trasporti’ e l’emissione dell’abbonamento. Non tutte però, altre rispondono di dovere ancora aggiornarsi tramite apposita formazione che non si sa quando verrà completata, forse quando la capienza di fondi terminerà.
LA PROCEDURA PROVOCA SOLO CODE – Il disservizio è amplificato, pure, dal fatto che il QR CODE, impresso nel modulo, non sia leggibile dallo scanner della biglietteria cosa che provoca la ‘dettatura’ numerica per ogni singola scheda, oltre al tempo necessario per il successivo rilascio dell’abbonamento cartaceo. C’è da aggiungere, inoltre, che il sistema informatico, come una maligna mannaia, ogni tanto, decida di andare in ‘alert’, costringendo l’addetto alla biglietteria a fare una pausa per non bloccare tutto.
IL TEMPO: QUESTO BENE PREZIOSO SCONOSCIUTO ALLA BUROCRAZIA - La mattina del 31 ottobre, per molti è iniziata prestissimo alla Stazione ferroviaria di Palermo Notarbartolo. Uno degli utenti intervistato ha, infatti, dichiarato di essersi presentato alle 7 ed aver trovato già una fila numerosa in attesa. Lo stesso utente ‘fortunato’ riuscirà poi – a differenza di moltissimi altri - ad acciuffare i suoi due abbonamenti, uno per sé ed uno per il suo figlio sedicenne, appeno dopo quattro ore di attesa. Non uguale sorte incontreranno alcune decine, o meglio centinaia di ben intenzionati, poi delusi, che lasceranno ogni speranza di ‘bonus’. In tanti, infatti, hanno lasciato perdere prima e, chi ha insistito - incaponendosi fino alle 13.17, orario di ‘abbassamento tendine’ in biglietteria - ha subito pure la beffa, oltre al danno, di non aver cavato alcun ragno dal buco.
EFFICIENTE, DIGITALIZATO, SOSTENIBILE – Suonano ulteriormente come una ‘beffa’ virtuale le parole estrapolate a fondo pagina dal sito ‘Ferrovie dello Stato italiane’ che così recitano: “Siamo tra le più grandi e storiche realtà industriali in Italia, guidiamo il Paese verso la mobilità integrata con un sistema infrastrutturale efficiente, digitalizzato e sostenibile. Per restituire un tempo nuovo alle persone”.
Le persone, appunto: basterebbe semplicemente trattarle come tali, al di là del ‘nuovo’ o ‘vecchio’ che sia, il tempo, da restituire loro.
Alessandro Accardo Palumbo
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