Non ha neanche diciotto anni e già finisce in carcere con l'accusa di estorsione, spaccio di droga e maltrattamenti. E' la triste storia di un ragazzo di Petrosino, arrestato dai Carabinieri. E adesso si trova al "Malaspina", il carcere minorile di Palermo.
I Carabinieri della Stazione di Petrosino hanno infatti arrestato, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere, emessa dal Tribunale per i Minorenni di Palermo, un giovane per il reato di maltrattamenti in famiglia, estorsione continuata, lesioni personale e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Il provvedimento scaturisce da un’attenta e minuziosa attività investigativa eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Marsala dove sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza sull’arrestato in ordine a questi reati.
Grazie all’escussione di vittime e testimoni, la visione di immagini estrapolate da circuiti di videosorveglianza, perquisizioni personali locali ed informatiche è stato possibile, per gli inquirenti, documentare le continue estorsioni ai genitori che il minore avrebbe messo in atto tramite gravi violenze fisiche e verbali finalizzate alla consegna di denaro per l'acquisto di droga, le lesioni tramite spranghe e bastoni causate allo zio unitamente ad altro soggetto in corso di identificazione e la cessione di stupefacente a terze persone, deferite e segnalate alla locale Prefettura quali assuntori non terapeutici.
Terminati gli atti di rito veniva tradotto presso l’istituto penale minorile “Malaspina” di Palermo.