Ryanair modifica le estremità delle ali di tutti i suoi Boeing 737 per ridurre il consumo di carburante e risparmiare sulla bolletta energetica fino a 65 milioni di euro all’anno. La decisione della più grande low cost d’Europa — e la seconda al mondo dopo l’americana Southwest — compare tra le pieghe del suo documento finanziario con i dati (record) del semestre aprile-settembre 2022 ufficialmente come impegno per tagliare le emissioni di anidride carbonica.
Nelle prossime settimane Ryanair inizierà a intervenire sui «winglet» dei 409 Boeing 737-800 sostituendoli con un’estremità a forma di scimitarra e un altro elemento rivolto verso il basso. L’aletta aiuta a migliorare l’efficienza aerodinamica dell’ala e in questo modo il velivolo richiede meno cherosene. Nel documento la low cost stima che il lavoro di «restyling» richiederà una spesa di oltre 200 milioni di euro — quasi mezzo milione a velivolo — e farà risparmiare l’1,5% sul consumo di carburante. La modifica non riguarderà i Boeing 737 Max che hanno già un’aletta in questo modo.
Secondo gli addetti ai lavori con le nuove estremità a «scimitarra» più l’aereo vola più aumenta il tasso di riduzione del cherosene necessario. Un Boeing 737-800 avrebbe così benefici che vanno dallo 0,7% di risparmi energetici per un volo di 500 miglia a 2,2 per un percorso di tremila miglia (5.500 chilometri). Per quanto riguarda Ryanair si tratterebbe di un risparmio stimato di 155-160 mila euro all’anno, per un totale — considerando i 409 jet — che oscilla tra i 63 e i 65 milioni di euro. Il gruppo low cost — che conta anche le divisioni Malta Air, Buzz e Lauda Europe — ha una flotta complessiva di 517 velivoli, tra Boeing 737 classici, 737 Max e Airbus A320. Una modifica simile l’aveva fatta, tra il 2013 e 2014, anche l’americana United Airlines.