Per l'ex pm Maria Angioni, magistrato tra i primi ad occuparsi della scomparsa di Denise Pipitone, avvenuta a Mazara del Vallo il 1° settembre 2004, si sta per chiudere un processo e ne sta per iniziare un altro, la cui prima udienza si terrà oggi a Marsala, davanti al giudice monocratico. E’ ormai alle ultime battute, invece, in Tribunale, a Marsala, il processo che la vede accusata di false informazioni al pm nell’ambito delle nuove indagini aperte dalla Procura sul caso Denise nella primavera del 2021.
E’ previsto per oggi ( davanti il Tribunale di Marsala, l’avvio del processo che vede l’ex magistrato Maria Angioni imputata per diffamazione, aggravata dal mezzo stampa. Il pm della Procura di Marsala Marina Filingeri ha citato a giudizio la Angioni con l’accusa di avere diffamato un ispettore di polizia del commissariato di Mazara del Vallo, Vincenzo Tumbiolo, dichiarando in televisione (trasmissione “Mattino 5” del 27 maggio 2021) che questi, nell’ambito delle ricerche della piccola Denise Pipitone, sarebbe stato uno degli uomini delle forze dell’ordine che l’1 settembre 2004 si recarono nella palazzina dove abitava Anna Corona. “Così insinuando – sostiene l’accusa – nuovamente irregolarità nello svolgimento di tale accesso”. Gli uomini delle forze dell’ordine, infatti, qualche ora dopo la scomparsa di Denise (era il primo pomeriggio dell’1 settembre 2004), non entrarono nell’appartamento di Anna Corona, ma di una vicina di casa. “Fu lei – disse uno dei poliziotti al processo – a farci cenno di entrare in quell’appartamento”. Tra quei poliziotti, però, secondo l’accusa, non c’era l’ispettore Tumbiolo, in quanto “sospeso dal servizio dal luglio 2002 al 2 febbraio 2005, in seguito ad una misura cautelare emessa nell’ambito di un’indagine in materia di prostituzione della quale era titolare proprio la dottoressa Angioni”. Maria Angioni fu tra i primi pm ad indagare, a Marsala, sulla scomparsa di Denise Pipitone. Dell’ex poliziotto Tumbiolo - coinvolto in alcune vicende giudiziarie, da cui è stato poi assolto - si è parlato anche nell’altro processo in cui la Angioni è attualmente imputata, davanti al giudice monocratico di Marsala Giusi Montericcio, per false informazioni al pm. Quando venne fuori la notizia del processo per diffamazione al poliziotto, Maria Angioni sul suo profilo facebook scrisse: “Ho appena appreso da un giornalista di essere stata citata a giudizio per diffamazione, dopo l'avviso ex art. 415 bis cpp attendevo il decreto, ma ovviamente non immaginavo che l'avrei ricevuto in questo modo. Evviva il codice di procedura penale!”.
La difesa rinuncia ai testi - Nel corso dell’ultima udienza, la difesa della Angioni (avvocati Andrea e Stefano Pellegrino) ha rinunciato agli ultimi testi della sua lista. Era in programma di ascoltare Stefania Letterato e l’ex consulente tecnico della Procura di Marsala Paolo Agate. Nella precedente udienza, aveva già rinunciato ad ascoltare Piera Maggio, madre di Denise. “Ormai, ai fini del processo – ha spiegato l’avvocato Andrea Pellegrino – le testimonianze già rese sono sufficienti”.
Il processo alle battute finali - Oggetto del procedimento è la presunta “inaffidabilità o infedeltà, all’epoca, del commissariato di Mazara”, come ha paventato la Angioni, e che in una precedente udienza del processo a suo carico ha dichiarato che da maggio 2005 non diede più deleghe di rilievo alla polizia di Mazara, ma soltanto adempimenti meno importanti. Per l’accusa, invece, ci sono “atti da cui si evince la perduranza delle indagini di polizia del commissariato di Mazara anche dopo maggio 2005. Sono 49 documenti del 2005 e non si tratta di deleghe poco importanti”. Il processo alla Angioni si svolge davanti al giudice monocratico Giuseppina Montericcio. Per il prossimo 5 dicembre è prevista la requisitoria pm Roberto Piscitello e la sentenza.
Come l'ex pm è finita sotto i riflettori mediatici e della magistratura - La Angioni ha denunciato, in tv, sui social, poi alla Procura di Marsala, quella che secondo lei è una una serie di depistaggi e di inefficienze nelle indagini svolte sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone. I fatti risalirebbero a quando la donna era in servizio in Procura a Marsala, ma sin dai primi accertamenti dei colleghi marsalesi è emerso che le dichiarazioni fatte dalla Angioni sarebbero prive di riscontri.