Il clima di distensione all'interno del Pd trapanese è durato, in pratica, da Natale a Santo Stefano. Il Sindaco di Salemi, Domenico Venuti, arrivato secondo per un pugno di voti, e non eletto, nella corsa all'Ars, nel collegio provinciale di Trapani, ha fatto ricorso contro Dario Safina, arrivato primo. Un classico nella storia del Pd locale. E forse una specie di legge del contrappasso, se pensiamo che, in occasioni delle regionali del '96, il mentore di Safina, Camillo Oddo, arrivò all'Ars proprio grazie ad un ricorso vinto contro il primo arrivato, Ottavio Navarra, nell'allora Pds.
Venuti ha dato mandato ai suoi legali per verificare l’ineleggibilità di Safina, non in una ma in due due fattispecie previste nella legge regionale 29 del 20 marzo 1951 che disciplina appunto l’ineleggibilità di un deputato regionale. Secondo i legali di Venuti, Safina non poteva candidarsi per due motivi: il primo è che nonostante si fosse dimesso dalla carica di assessore del Comune di Trapani, ha continuato ad essere consulente del sindaco, anche se a titolo gratuito, fino alle elezioni. Il secondo motivo è legato al fatto che Safina ha continuato ad essere presidente del Circolo Tennis di Trapani. Circolo che in più occasioni ha ricevuto finanziamenti regionali.
Al di là del merito giuridico, le conseguenze dell'atto di Venuti sono politiche. Nel Pd già volano gli stracci. Ninni Passalacqua, ex consigliere comunale di Trapani, parla di "vergogna". Ma c'è anche chi ricorda che, nel tempo, tutti coloro arrivati secondi alle regionali hanno cercato le vie per un ricorso, nella speranza di vincere. Camillo Oddo, allora, aprì la strada ...
Qui un commento dello stesso Venuti sulla vicenda.