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28/11/2022 12:49:00

Insulti e commenti a Giulia Adamo sui social. Condannati in dieci

 Odiare ed insultare costa.

Lo sanno bene alcuni membri del gruppo Facebook "Sei di Marsala ojeeee" (oggi si chiama Marsala Today), che sono stati condannati per aver insultato l'ex Sindaco di Marsala ed parlamentare Giulia Adamo.

Nel corso della campagna elettorale 2020 per l’elezione del sindaco di Marsala, Giulia Adamo, in seguito ad alla pubblicazione di alcuni articoli di giornale sulla pagina del gruppo Facebbok “Sei di Marsala? Ojèèèèèè” era stata offesa da commenti postati sulla stessa pagina da parte di alcuni soggetti.

Ne avevamo parlato qui. 

Il contenuto di questi commenti, palesemente lesivo dell’onore e della reputazione di Adamo, ha indotto quest’ultima a conferire incarico all’avvocato Luigi Cassata affinché fosse sporta querela nei confronti dei responsabili.

Avviate le indagini la Procura della Repubblica di Marsala, con l’ausilio della Polizia di Stato, ha individuato tredici soggetti, nei confronti dei quali ha richiesto ed ottenuto l’emissione da parte del G.I.P. di Decreto penale di Condanna, alla pena della multa di 600 euro per diffamazione aggravata.

Soltanto quattro tra i condannati hanno proposto opposizione. Giovedì si è celebrato, con il rito abbreviato innanzi alla G.I.P. dott.ssa Amato, il primo processo a carico di C.R. , nell’ambito del quale si è costituita parte civile Giulia Adamo. Il processo si è concluso con una condanna di C.R. ad una pena maggiore, mille euro di multa, oltre il risarcimento del danno e la refusione delle spese di costituzione.

 "Le somme per cui è condanna saranno devolute in beneficenza al Banco alimentare", dichiara Giulia Adamo. 

Altre udienze nei confronti di T.L. , M.A. e A.L. saranno celebrate prossimamente.

"L'On.le Giulia Adamo è sempre disponibile ad accettare le scuse dei soggetti coinvolti - dichiara l'avvocato Cassata -. In questo caso, rimetterà la querela evitando la celebrazione del giudizio a loro carico. Il suo obiettivo principale era infatti, quello di porre l’attenzione sulla necessità di riportare il dibattito ed il sacrosanto diritto di critica, entro i limiti di continenza, decoro e decenza. In assenza di scuse, Adamo, procederà oltre e le somme che incasserà a titolo di risarcimento del danno, saranno devolute in beneficenza".