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28/11/2022 12:06:00

"C'è un problema sicurezza anche nel centro di Salemi, cittadini amareggiati"

 Nelle ultime settimane il centro storico di Salemi è stato palcoscenico di numerosi episodi di delinquenza e degrado, che hanno inquietato e spazientito parecchio i suoi abitanti.

Stendendo un velo pietoso sulla sporcizia che tutte le mattine gli operatori ecologici trovano ai bordi delle strade, invece che negli appositi contenitori (lattine, bottiglie di alcolici e siringhe: segno evidente delle attività malavitose che si compiono durante la notte), le lamentele maggiori riguardano le risse in piazza, atteggiamenti minacciosi perpetrati ai danni dei negozianti da parte di persone in evidente stato di ebbrezza, occupazione di case nel centro storico e furti.

Risale proprio a qualche giorno fa l’arresto di un giovane extracomunitario, sprovvisto di permesso di soggiorno e non ospitato regolarmente da alcuna comunità per immigrati.

Insieme ad un amico, aveva sfondato in pieno giorno il finestrino di un’auto posteggiata per rubare una borsa da lavoro contenente documenti scolastici. I due erano stati visti da un cittadino che ha inizialmente provato a rincorrerli, ma quando ne ha perso le tracce ha prontamente avvertito il proprietario dell’auto. Caso volle che si trattasse proprio del Sovrintendente della Polizia di Stato L. M., che dopo aver avvertito i vigili urbani per il sopralluogo, si è messo subito alla ricerca dei due ladri, trovandoli con la refurtiva in Piazza Libertà. Piena flagranza di reato di furto con violenza sulle cose, che ne autorizza l’arresto. A maggior ragione da parte di un agente della Polizia.

Uno dei due ragazzi è riuscito a scappare, mentre l’altro è stato fermato, nonostante i tentativi di divincolarsi. Nel frattempo alcuni concittadini si erano avvicinati per intervenire in caso di bisogno, ma la prontezza di riflessi del Sovrintendente, unita alla sua esperienza ultraventennale nell’ambito della sicurezza, ha avuto la meglio.

A seguito del foto-segnalamento in Commissariato della Polizia di Stato di Alcamo, si è scoperto che il ventitreenne era entrato in Italia da tre settimane e su di lui pendeva un decreto del Prefetto di Enna per la revoca dei requisiti per l’accoglienza nel nostro Paese. Era, infatti, stato assegnato ad una casa-comunità di Aidone, ma era fuggito per venire a Salemi, dove evidentemente aveva qualche contatto. Data la “lieve tenuità del fatto” considerando il valore della refurtiva, e in mancanza di altre pendenze e precedenti penali rilevanti relative al Testo Unico sull’Immigrazione, il Magistrato ha deciso di rilasciarlo, facendo scattare quella che in gergo viene chiamata “denuncia a piede libero”.

È motivo di grande orgoglio sapere che i concittadini si siano dimostrati solidali ed attivi concretamente durante un episodio di questo tipo, e che professionisti della sicurezza come il Sovrintendente M., siano in grado di proteggere se stessi e l’intera comunità: è capitato in via del tutto aleatoria di difendere un bene di sua proprietà, ma avrebbe fatto lo stesso per chiunque altro.

Rimane, tuttavia, l‘amarezza dei salemitani che sono costretti a subire ormai quotidianamente questi fastidiosi teatrini.

Lungi dal voler demonizzare il fenomeno dell’immigrazione, o far di tutta l’erba un fascio, è tuttavia innegabile che questi episodi incresciosi siano legati ad una assenza reale di controlli ed una cattiva gestione del fenomeno.

 

Jeannette Tilotta