Non si contano più, ormai, gli annunci del sindaco di Marsala, Massimo Grillo, sul “ritorno alla normalità” dell’Ospedale “Paolo Borsellino”.
In due anni e mezzo di pandemia l’ospedale marsalese è stato punto di riferimento in provincia di Trapani nella lotta al Covid, ma ha subito lo smembramento dei reparti. Solo negli ultimi mesi, con un nuovo modello operativo regionale, qualcosa è tornato al proprio posto, ma c’è tanto ancora da recuperare per, davvero, tornare alla normalità.
Eppure, in due anni da sindaco, e anche prima dell’elezione, Grillo ha detto chissà quante volte che l’ospedale di Marsala sarebbe tornato pienamente operativo. Poi smentito dai fatti.
L’ultimo annuncio di qualche giorno fa, dopo un incontro con il commissario dell’Asp, Vincenzo Spera, che invece da quando si è insediato è sempre stato molto cauto nelle dichiarazioni sulla sanità trapanese.
“Il reparto di Ortopedia a breve rientrerà al “Paolo Borsellino” da dove era stato trasferito per far spazio ai reparti covid - ha detto Grillo. Ma cosà ancor più importante e che esso verrà potenziato con due nuovi medici, vincitori di concorso. Ancora, con il rientro già avvenuto dell’Urologia o di quello ormai prossimo dell’Ortopedia e con l’assunzione all’Asp di Trapani di 32 chirurghi e 18 anestesisti, dovrebbe gradualmente entrare a pieno regime l’attività delle sale operatorie. Tutto questo di fatto dovrebbe consistentemente ridurre i trasferimenti dei nostri ammalati verso altri centri, con i problemi logistici ed economici che ne conseguono”.
Poi Grillo ha parlato di un suo vecchio pallino, i corsi di laurea nel Campus Biomedico.
Qui l’ultimo post in cui parla di ritorno alla normalità.
Ma già qualche mese fa il sindaco di Marsala ha fatto delle dichiarazioni simili, anzi sembrano riproposte con il copia e incolla, sempre dopo un incontro all’Asp. Non c’era ancora Spera, ma Commissario dell’Asp era Paolo Zappalà con cui Grillo se la intendeva nel modo pomposo di comunicare i “ritorni alla normalità”.
Grillo annuncia entusiasta che l’Asp stava attuando “il graduale ritorno alla normalità dell’ospedale di Marsala Paolo Borsellino”. Ovviamente - dichiarò il sindaco a maggio - “un ritorno alla normalità più volte sollecitato da me”. Il tutto, però, mentre venivano organizzati sit-in di protesta e raccolte migliaia di firme per chiedere la riattivazione dei reparti dell’ospedale marsalese ancora alle prese con il Covid.
Tra le tante uscite del sindaco di Marsala, spalleggiato dall’ex commissario dell’Asp, sul “ritorno alla normalità” dell’ospedale, c’è quella del maggio 2021. Grillo va all’Asp ad incontrare il commissario Zappalà. Con lui c’è il presidente del consiglio comunale, Enzo Sturiano, e fin qui ci sta. Ma all’incontro partecipano anche l’allora assessore regionale Toni Scilla (che non ha nessuna competenza al riguardo) e il coordinatore di Forza Italia Tommaso Putaggio, che tecnicamente non c’azzeccava nulla.
A quell’incontro si arriva già dopo gli impegni non mantenuti di ritorno alla normalità, In quell’occasione Grillo ripete il copione annunciando "entro i primi di Luglio prossimo verrà attivato il primo step per la riapertura di alcuni strategici reparti e che il secondo step verrà avviato entro fine mese prossimo. Inoltre è stato garantito che da subito verrà potenziato l’organico del Pronto Soccorso".
Non era ancora sindaco Massimo Grillo, si era in piena campagna elettorale, nel 2020, quando garantiva che l’ospedale “Paolo Borsellino”, stravolto dalla prima ondata, non sarebbe diventato Covid Hospital e che la lotta al virus sarebbe stata affrontata dall’Abele Ajello di Mazara. Era metà settembre, neanche un mese dopo, appena eletto, Grillo si è dovuto smentire. Il Covid Hospital di riferimento è Marsala, i reparti restano smembrati.
In quell’occasione, Grillo deve tornare sui suoi passi e su quelli dell’allora assessore Ruggero Razza che pochi mesi prima aveva annunciato che l’ex ospedale San Biagio sarebbe diventato Covid Hospital. Ma dà il via ad una clamoroso bluff che va avanti da due anni: “è intendimento di realizzare un apposito padiglione all’interno dell’area nosocomiale di Marsala dove ubicare un polo d’eccellenza per il contrasto alle malattie infettive. Il mio intento è quello di formulare una piattaforma unitaria condivisa dai cittadini a supporto e tutela del nostro Ospedale”.
E’ il 14 ottobre 2020, Grillo è sindaco da pochi giorni. Meno di due mesi dopo c’è l’inaugurazione farsa del cantiere del Padiglione Covid di Marsala. Una struttura che doveva essere pronta in pochi mesi, avere tre piani e 100 posti letto. Ma di quel progetto faraonico se ne farà solo un piano, con 16 posti letto. Oggi il padiglione non è ancora finito, i soldi non bastano, e rischia di essere una cattedrale nel deserto. Nel frattempo, nonostante gli annunci, l’ospedale di Marsala deve ancora tornare, davvero, alla normalità.