Una Nazione fragile. 15 Settembre 2022, la data si riferisce all'alluvione che investì le Marche, causando la morte di 12 anime e un disperso, la cui causa principale fu la mancanza di prevenzione attraverso la manutenzione e quel territorio non è devastato dall'abusivismo che avrebbe generato danni maggiori. A distanza di due mesi la storia si è ripetuta inondazione a Ischia.
A seguito dell'incidente di Vermicino - giugno 1981- , in cui perse la vita il piccolo Alfredo Rampi di soli 6 anni, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che era stata contestato duramente quando si era recato l'indomani del sisma in Irpinia -1980 - perché i soccorsi non erano arrivati, sollecitò la creazione di una struttura permanente di protezione civile. Furono nel frattempo attribuiti ampi e incisivi poteri al Ministro per il coordinamento della protezione civile Zamberletti, il quale da commissario straordinario aveva gestito le catastrofi telluriche in Friuli Venezia Giulia - 1976 - e in Irpinia, con buoni risultati. Solo nel 1992 fu istituita l'odierna Protezione Civile, persistente. La macchina dei soccorsi si è mossa rapidamente per aiutare l'isola campana. Si è iniziato ad indagare sulle cause dell'evento.
La conclusione è sempre identica: l'assenza di salvaguardia attraverso la manutenzione, in un territorio nazionale meraviglioso nel suo genere, si pensi che tra Piano Battaglia - località sciistica - e Cefalù la distanza è di 49km, ma instabile. È indubbio che si è deturpato l'ambiente, con un consumo del suolo eccessivo e anche illegale, aggiungendo al dissesto idrogeologico, all'alto indice sismico, la pratica illecita dell'abusivismo edilizio, con la classe politica elettiva che trasversalmente ha condonato questi soprusi.
Ovviamente è iniziato il rimpallo delle responsabilità, invece di preoccuparsi di come fare per superare l'emergenza, in cui il Belpaese eccelle, ma nell'ordinario latita con tutti i soggetti e una "Nazione Fragile" non lo può consentire.
Vittorio Alfieri