Il 3 dicembre 2022, presso la sede nazionale dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), ovvero l’associazione filosofica, nel cui novero dei Presidenti Onorari, possono essere vantati i nomi di donne e uomini di scienza e cultura, quali Margherita Hack, Piergiorgio Odifreddi, Laura Balbo e altri, la quale Associazione si pone il fine del raggiungimento di un’effettiva laicità della Repubblica Italiana nonché, più in generale, di una diffusione dei valori laici e della difesa dei diritti degli atei e degli agnostici, è avvenuta la cerimonia di premiazione per il “Premio di Laurea UAAR 2022”: evento che dal 2007, premia gli le tesi di laurea più meritevoli, relative a tematiche in linea con i fini sociali dell’UAAR.
I premi, suddivise in 3 categorie, “Discipline Umanistiche”, “Discipline Giuridiche” e, “Altre Discipline”, hanno visto vincitore in quest’ultima categoria l’alcamese Emanuele Cusumano, laureatosi presso l’Università degli Studi di Palermo, con la sua tesi magistrale in Psicologia Clinica “Teorie del Complotto, Covid-19 e Salute”. Tale saggio è interamente consultabile online, in quanto pubblicato per finalità divulgative sul sito dell’Associazione al seguente link.
Di seguito le motivazioni della sua premiazione, individuate dalla giuria e consultabili al presente link: “Questo lavoro, a nostro avviso, soddisfa tutti i requisiti richiesti e auspicati dal concorso, è inoltre ben scritto e ampiamente documentato. La tesi affronta il tema, persistente nella nostra storia, delle teorie del complotto e delle fake news, di cui siamo ancora circondati e ne argomenta la loro pseudo scientificità. L’attenzione viene poi diretta e concentrata sulle dinamiche verificatesi durante la ben
nota pandemia e che sono culminate nei sospetti e nell’antagonismo nei confronti delle misure prese e imposte per farvi fronte, in particolare le campagne vaccinali.
Mette molto bene in evidenza come queste narrazioni siano essenzialmente irrazionali e segnatamente antiscientifiche, come attecchiscano più facilmente sulla forma mentis arcaica e infantile e su chi adotta, come paradigma di riferimento, il credere in generale e il credere religioso, mitico e magico in modo particolare. L’approccio eminentemente psicologico arricchisce questa
analisi individuando negli stati ansiosi e nella percezione di una insufficienza del controllo interiore potenti spinte alla ricerca di certezze e spiegazioni esterne congeniali ai propri bisogni cognitivi, anche se improbabili e inverificabili.
L’analisi argomenta anche come i poteri e le fonti ufficiali vengano sospettate di ordire trame dannose per la comunità, in particolare per la sua salute e come vengano bypassate in favore di informazioni ad hoc provenienti dai social network e, più in generale dal Web, preso come un cosmo di comunicazioni auto evidenti, per le quali il relatore fa ricorso a neologismi, come l’infodemia e la post-verità. Riteniamo pertanto che questo studio si presti molto bene ad occasionare dibattiti e approfondimenti su fenomeni che sono particolarmente sentiti in seno alla nostra associazione e che sono non solo di grande attualità, ma anche destinati a influenzare in modo rilevante il nostro futuro.