Un abbraccio tra genitori e figli, tra nonni e nipoti o tra marito e moglie non ha prezzo, ma se capita che l’abbraccio in questione avverrà in occasione delle festività natalizie, e in particolare in Sicilia, oltre che caloroso, quell’abbraccio, sarà molto caro.
Ci risiamo, come negli anni scorsi, chi vuole rientrare in Sicilia per Natale, deve fare i conti con un caro voli spropositato che pesa per chi studia o lavora fuori ed è costretto a sborsare delle somme non proprio popolari. Quest’anno il caro carburanti e non solo, ha fatto schizzare il costo dei biglietti verso quote mai raggiunte prima: la tratta Roma-Catania a partire da 234 euro, quelle Roma-Palermo a partire da 248 euro, Milano-Palermo da 290 euro, Milano Catania da 324 euro.
La scelta cade su autobus e treno - Con queste cifre c’è chi rinuncia e chi, preferisce, anziché spendere 500 euro per un’andata e ritorno in aereo, fare il viaggio in autobus o un misto treno-autobus che permetterà di arrivare a casa dopo un giorno di viaggio. Le soluzioni, dunque, sono o gli autobus notturni, o il treno, dodici ore da Roma a Palermo e poco meno per Catania a un costo attorno ai cento euro.
Le tariffe sotto le festività - Tornare in Sicilia due giorni prima del Natale e ritornare il 7 gennaio, non costa meno di 269 euro, è questa la cifra più bassa fatta registrare con Ryanair per un biglietto Roma a Palermo e ritorno, ma ormai non si trova più nulla di disponibile. La cifra più alta per un’andata e ritorno Bologna - Palermo spetta alla compagnia Ita Airways in “economy” con un prezzo da 750 euro. Ed è sempre Ita Airways che fa registrare i prezzi più alti ma anche le compagnie concorrenti, la maggior parte sono low cost, non sono da meno sotto le feste e così, un volo andata e ritorno Ryanair da Milano costa 400 euro, da Torino 420 euro, da Bologna non meno di 300 euro. Con EasyJet si torna e si riparte tra Milano Malpensa e Palermo a partire da 450 euro. Con Ita Airways, da Roma a Palermo il costo parte da 520 euro, da Torino supera 600 euro e da Milano 630 euro. Insomma, si spende meno andare a Parigi da Roma, oppure da gennaio è possibile con 375 euro fare un Roma New York. Stessi prezzi anche da e verso Catania.
SICILIA VOLA IN SCADENZA IL 31 DICEMBRE - Studenti e lavoratori fuorisede con Isee fino a 25mila euro possono usufruire dello sconto del 30% del programma Sicilia Vola ma questa agevolazione scadrà il 31 dicembre- Sul caro voli per la Sicilia così si esprime il direttore generale di Gesap, Natale Chieppa: “Quest’anno pesa anche il caro carburanti e le perdite del periodo di pandemia che le compagnie cercano di recuperare aumentando le tariffe. In più alcune avevano licenziato i piloti e per riaverli hanno dovuto aumentare di molto gli stipendi”.
La denuncia del caro voli per la Sicilia di Totò Cuffaro che torna in Burundi - "Ho notato con grande disappunto che il solo ticket di andata per la Capitale costa 570 euro. Forse la Sicilia e i siciliani non meritano di essere trattati alla pari del resto degli Italiani? Qualcuno continua ad abusare della nostra pazienza. La prossima settimana finalmente, dopo lo stato di emergenza Covid, torniamo in Burundi per continuare il lavoro e aiutare i più fragili. Il biglietto andata e ritorno costa poco più di mille euro. Credo che ci voglia una forte presa di posizione che porti a tutelare tutti i siciliani e in particolare i tanti giovani che studiano o lavorano fuori, eliminando la sensazione di essere usati e sfruttati".
La protesta contro il caro voli - "I prezzi esorbitanti dei biglietti contribuiscono - continua Cuffaro - ad ulteriore danno all’economia delle famiglie siciliane che già soffrono le difficoltà di un periodo difficile. Il rispetto per la Sicilia passa soprattutto per un’attenzione maggiore alle necessità reali. Se oltre alle difficoltà delle bollette, al tentativo di togliere il reddito di cittadinanza che salva dalla miseria tanti in seria difficoltà, aggiungiamo anche un tentativo di isolamento per i costi improbabili delle linee aeree sarà meglio considerare una protesta seria come unica opposizione alla mancanza di ascolto delle priorità dei siciliani".
Una legge ad hoc - "Con i deputati della DC eletti all’ARS sarà predisposta una proposta di legge per introdurre un tetto massimo di spesa per i siciliani - conclude Cuffaro - che devono viaggiare e per tariffe dedicate ai giovani studenti. L’insularità non può essere una parola astratta ma deve poggiare su azione concrete che rispettino questa condizione".
Il presidente Schifani, "denunceremo all'Antitrust" - "Lo scandalo del caro voli che da tempo colpisce i siciliani deve trovare una risposta, immediata ed efficace. La Regione Siciliana denuncerà la questione all'Autorità Antitrust, coinvolgendo i migliori avvocati esperti del settore. Ma serve anche più attenzione da parte del governo". Lo ha detto il governatore Renato Schifani in merito ai prezzi troppo elevati dei biglietti aerei da e per la Sicilia a ridosso delle feste di fine anno.
"È inaccettabile - ha aggiunto il presidente della Regione - che a minare il diritto alla mobilità dei cittadini sia una compagnia a capitale totalmente pubblico come Ita, impegnata in una sorta di cartello con Ryanair sulla rotta Palermo-Roma in quanto unici vettori ad operare su quel percorso. Nel corso di una cordiale telefonata, ho chiesto al ministro Urso di poter intervenire su Ita, società a capitale totalmente pubblico, per eliminare lo scandalo del caro voli che sta penalizzando in modo vergognoso i collegamenti da e per la Sicilia con il continente. Non si può accettare che il diritto alla mobilità dei cittadini sia così gravemente leso”.
Schifani ieri sera ha annunciato che tornerà in Sicilia in nave da Napoli - “Mercoledì prossimo dovrò rientrare in serata a Palermo da Roma ma non ci sono più posti in aereo a causa della esiguità dei voli messi a disposizione da Ita. Rientrerò, quindi, da Napoli con la nave. E, come me, sono tanti i siciliani che si troveranno in questa situazione. Mi chiedo: tutto ciò può essere considerato normale in un Paese come il nostro”.
Riunione straordinaria contro il caro voli - Questo pomeriggio, secondo ambienti di Palazzo d’Orleans, è stata convocata una giunta straordinaria per deliberare un parere circa un eventuale ricorso immediato all’Antitrust.