E’ stata annullata l’ordinanza di misura cautelare per uno degli indagati nell’operazione della Guardia di finanza che lo scorso primo dicembre, a Mazara del Vallo, ha visto lo smantellamento di due presunti gruppi criminali dediti allo spaccio della droga. La misura cautelare è stata annullata per il 42enne mazarese Roberto Culicchia, difeso dall’avvocato Ludovico Bisconti.
La decisione è del Tribunale del Riesame di Palermo. “E’ emersa – spiega l’avvocato Bisconti - l'estraneità del signor Culicchia rispetto ai fatti contestati e, quindi, in merito alla presunta partecipazione all'associazione a delinquere”. L’indagine delle Fiamme Gialle ha fatto luce su una vasta rete di spaccio della droga.
Scoperta, in particolare, l’esistenza di due gruppi criminali che avrebbero gestito due distinte piazze di spaccio attive nel quartiere popolare di “Mazara 2”, attraverso una capillare rete di distribuzione in grado di perfezionare quotidianamente molteplici cessioni di sostanza stupefacente, diversificandone l’offerta dal crack, alla marijuna, all’hashish e alla cocaina.
Al vertice di uno dei due gruppi ci sarebbe stata una donna, la 47enne Rachela Maria Addolorato. Dell'associazione criminale avrebbero fatto parte anche il marito Pietro Perniciaro, i figli Giuseppe e Paola, la madre Clara Policardo, il fratello Salvatore Addolorato e la compagna Francesca Pizzo. Le misure cautelari emesse dal gip su richiesta della Dda di Palermo hanno riguardato 21 soggetti, di cui 13 colpiti della misura del divieto di dimora nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento e 8 destinatari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli indagati sono indiziati, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e autoriciclaggio.