Lo scorso 18 dicembre si è svolto, presso il bene confiscato alla mafia “Don Pino Puglisi” sito in Castellammare del Golfo nella C/da Tavolatella, un evento dove l’Associazione “A Piccoli Passi” ha incontrato le aziende presenti sul territorio.
L’associazione “A Piccoli Passi” è una realtà associativa nata nel 2017 dalla determinazione di un gruppo di genitori di ragazzi affetti da disabilità intellettive, intenzionati a ridare ai propri figli speciali quel pezzetto di vita sottratto loro dalla disabilità.
“Ognuno di noi sogna di creare grandi cose per i propri figli, ancor di più quando sono più fragili come i nostri”- dichiara durante l’evento una madre e socia fondatrice Francesca Arena “ma le famiglie molto spesso vengono lasciate sole. Noi conosciamo le terapie, i supporti, gli interventi di cui hanno bisogno, ma la realtà è un brutto risveglio e allora che fare? buttare la spugna sarebbe la soluzione migliore, ma nessun genitore può permettersi di farlo, a maggior ragione Noi, genitori di ragazzi “speciali”-.
È così che nasce l’Associazione che nel 2019 si è aggiudicata, insieme alle associazioni “Fiore Daphne” e “Castello Libero” un bene confiscato alla mafia sul territorio di Castellammare del Golfo. In questo luogo i ragazzi sperimentano l’autonomia e vengono seguiti da figure professionali che sono la spina dorsale del progetto.
L’associazione consta tra le collaborazioni, il partenariato durato circa 4 anni, con l’impresa sociale “I Bambini delle Fate” attraverso il quale è stato possibile intercettare risorse economiche da Aziende e persone fisiche, oltre ai contributi economici periodicamente versati delle famiglie associate.
L’incontro di oggi ha permesso alle Aziende che hanno sostenuto o che vorranno sostenere questa realtà, di toccare con mano ciò che è stato realizzato e ciò che è in itinere, per conoscere da vicino gli associati, i ragazzi e gli operatori, nonché i luoghi dove le attività vengono svolte.
"A Piccoli Passi", molto attiva sui social, ha proposto alle aziende presenti sul territorio la possibilità di sottoscrivere un contratto di prestazione pubblicitaria che consente all’Associazione di perseguire i propri obiettivi, offrendo un luogo dove i ragazzi, non più scolarizzati, possono sviluppare le loro capacità relazionali e sociali e, contestualmente, assicurare visibilità all’Azienda sostenitrice inserendo il logo nelle pubblicazioni social e nelle relazioni pubbliche.
L’evento si è concluso con le parole di Francesca Arena “Grazie a tutti coloro che in questi anni ci hanno sostenuto e spronato ad andare avanti. Grazie a tutti coloro che ci vorranno sostenere in futuro nella consapevolezza che questi figli speciali non devono assolutamente rimanere nell’ombra, ma avere "volto e voce". Che non siano solo figli nostri ma di una intera comunità e che tutto questo rappresenti un pieno di fiducia per il nostro territorio perché il valore di una società civile si riconosce dalla capacità di non lasciare indietro gli ultimi”