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26/12/2022 06:00:00

I fatti dell'anno: l'alluvione a Salinagrande. Il racconto di quelle giornate

L'alluvione a Salinagrande dello scorso ottobre è tra i fatti del 2022 su Tp24. Questo il racconto di quelle giornate.

La lunga notte di Salinagrande. Una notte di interventi per la messa in sicurezza della frazione sott'acqua. La macchina dei soccorsi ha lavorato senza soluzione di continuità. La comunità ancora una volta, è stata colpita duramente. Danni ingenti. Acqua e fango dentro le case. Qualcuno parla di disastro annunciato e punta l'indice accusatore contro la mancata manutenzione del torrente Verderame.

Il racconto di cosa accaduto in pochi minuti - il corso d'acqua ha rotto gli argini, straripando. Era già accaduto in passato. In un lampo la frazione è stata messa in ginocchio. Quattro famiglie sono rimaste intrappolate nelle loro abitazioni. In loro soccorso anche i carabinieri. Poi anche gli elicotteri impegnati nelle operazioni di evacuazione.

Le famiglie sono state liberate. Venti migranti, tutti minorenni, hanno dovuto lasciare il centro di accoglienza. Si erano rifugiati sul tetto dell'immobile. Mentre vigili del fuoco, protezione civile si prodigavano per salvare il salvabile.

Si è lavorato per giorni per liberare strade e abitazioni dal fango e dai detriti. Poi la conta dei danni. Nell'immediatezza le scuole sono rimaste chiuse a Misiliscemi, su disposizione del commissario Carmelo Burgio.

L'acqua non ha risparmiato nemmeno l'associazione Cuori Scodinzolanti. La sede è rimasta allagata. I cuccioli, ospitati nei box, sono stati messi in salvo. La struttura ha, però, subito danni. Distrutto il mezzo di trasporto dei cani. L'acqua ha invaso il magazzino mandando in malora mangime, croccantini, farmaci e altro materiale.

Anche il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e la Polizia di Stato in azione nel Trapanese per portare soccorso nelle zone colpite dal nubifragio che stamattina ha provocato allagamenti in diverse zone della provincia.

Su richiesta della Prefettura di Trapani, intorno alle 12 un elicottero AW139 del IV Reparto Volo si è diretto al campo sportivo di Castellammare del Golfo dove ha imbarcato due tecnici di elisoccorso del SASS che si trovavano in zona per una esercitazione rinviata proprio a causa delle condizioni metereologiche avverse.

 Qui il racconto in diretta di Francesco Appari:

I DANNI - Dai danni alle abitazioni alle auto distrutte, dagli edifici pubblici all’agricoltura, è di cinquanta milioni di euro la cifra sottostimata dei danni subiti nel trapanese in seguito ai quattro nubifragi che hanno colpito Trapani, Misiliscemi, in particolar modo Salinagrande con l’esondazione del fiume Verderame.

Il presidente Schifani in visita nei luoghi alluvionati - La visita del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nelle zone del Trapanese duramente colpite dai nubifragi delle scorse settimane e ascoltare le richieste delle amministrazioni e dei cittadini, assieme al capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina. Ad accompagnarlo il prefetto di Trapani, Filippina Cocuzza, il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, il commissario straordinario del Comune di Misiliscemi, Carmelo Burgio, l'ingegnere capo del Genio civile di Trapani, Salvatore Caruso.

L'appello del sindaco Tranchida ai cittadini per aiutare Salinagrande - Un invito singolare e diretto a tutti i suoi concittatini a partecipare e a dare una mano per ripulire la frazione di Salinagrande dal fango, è quello che fa il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, dando appuntamento a domani mattina alle 8. Questo l'appello del sindaco: "Domattina a partire dalle 8, tutta la cittadinanza è chiamata a raccolta a Salinagrande munita di stivali, guanti, sacchetti, scope ed ogni altro oggetto necessario al fine di aiutare i residenti della zona a ripulire le loro case, cortili e strade dal fango.

 

VOLONTARI HANNO CONTINUATO A SPALARE PER GIORNI - Continua l'azione dei volontari a Misiliscemi, per aiutare le famiglie di Salinagrande con le case invase dal fango. E continuano le polemiche a Trapani dopo le tensioni del consiglio comunale aperto di domenica. Dopo cinque giorni il bilancio è quello di una catastrofe annunciata. "A Salingrande - dicono i residenti - se non ci fosse stato l'aiuto dei volontari i cittadini sarebbero rimasti da soli a leccarsi le ferite, già da soli e abbandonati. Tralasciando l'associazione Misiliscemi, il Soccorso e come detto la gente volontaria che si è offerta di spalare fango e portare pasti caldi ai Misilesi, la domanda di oggi è dove sono le istituzioni dov'è lo Stato, dove sono i grandi media , che fanno vedere denunciano e documentano in che stato si trovano queste persone. Ci aiutiamo tra di noi vero, ma quello che è accaduto ha bisogno di aiuti più grossi non bastano i Misilesi solidali che aiutano ci vuole altro. Sperando che davvero qualcosa in futuro cambi (ma ci crediamo poco)".