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30/12/2022 06:00:00

Il governo Schifani? "E' inaffidabile"

 “Dovevano fare la finanziaria per tempo, non hanno portato a casa nemmeno l’esercizio provvisorio, come dire la montagna Schifani ha partorito il misero topolino dell’aggiustamento di bilancio e nulla più". E' il commento delle opposizioni all'ultima seduta dell'Ars del 2022, che ha prodotto davvero poca roba rispetto ai grandi problemi della Sicilia. "Se il buongiorno si vede dal mattino, prepariamoci ad una legislatura di annunci seguiti dal nulla, probabilmente la specialità in casa dei governi di destra, come ci ha abituato Musumeci, che strombazzò ai quattro venti, a partire dalla campagna elettorale, la riforma sui rifiuti che non fece mai” dichiara Antonio De Luca del Movimento Cinque Stelle. 


“I proclami del presidente Schifani e dell’assessore Falcone promettevano bene. Avrebbero dovuto farci sognare portando in aula prima della fine dell’anno la tanto agognata finanziaria. È finita invece che nell’ultima seduta del 2022 in aula non è arrivato neanche l’esercizio provvisorio. Un debutto, come abbiamo più volte evidenziato, da dimenticare - è il commento di Cateno De Luca -  L'assessore all'Economia, Marco Falcone, ha fatto cilecca. Aveva ansia da prestazione, gli abbiamo consigliato di cambiare viagra. Siamo di fronte al sequel del Governo Musumeci. Anzi, l’assessore Falcone, se possibile, è riuscito a fare peggio del suo predecessore Armao meravigliao. Addirittura, il Governo è stato costretto a togliere dal testo la norma che recepiva duecento milioni di euro per il bilancio 2022, frutto dell'accordo Stato Regione sulla minore compartecipazione della Regione alla spesa sanitaria. Dal momento che la finanziaria nazionale non è stata ancora approvata si è dovuto abrogare il primo articolo originariamente previsto. Così come avevamo anticipato in scena all’Ars è andato un atto degno di un film di Totò. Torneremo in aula il 10 gennaio, fino ad allora la Regione continuerà a navigare a vista quando sarebbe bastato procedere all’approvazione del nostro disegno di legge che prevedeva l’esercizio provvisorio fino al 30 aprile.Pretendiamo di sapere qual è la strategia di questo Governo, perché ad oggi davvero vediamo solo dolosa improvvisazione".

Tenta di tenere fermo il punto il presidente dell'Ars, Galvagno: "Ritengo che ad oggi abbiamo svolto quello che potevamo rispetto alle variazioni di bilancio, rispetto a quello che è la composizione dell'organo per farlo funzionare al meglio. Ora chiaramente abbiamo degli impegni assolutamente in scadenza come la legge di stabilità. Noi abbiamo più volte invitato anche il governo a presentare un esercizio provvisorio che potesse in qualche modo salvaguardare gli stupendi e soprattutto, essendoci insediati il 10 novembre, la vera scommessa sarà per il prossimo anno di riuscire a dare una finanziaria entro il periodo stabilito del 31 dicembre. Quindi ci auguriamo che riusciremo da qui ad un anno a dare le risposte che i siciliani meritano".

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Via libera, intanto, ieri dalla giunta al disegno di legge che autorizza l’esercizio provvisorio fino al 31 gennaio del bilancio della Regione Siciliana per il 2023. Il ddl, adesso, sarà trasmesso all'Assemblea regionale siciliana per iniziare il relativo iter di approvazione. «Sarà la prima volta, dopo tanti anni, che la Regione avrà un bilancio entro il 31 gennaio», ha detto il governatore Renato Schifani.

Tiene banco anche il tema degli inceneritori e delle discariche.  “Con Schifani, purtroppo, sembra che la Sicilia in tema di rifiuti torni indietro di vent’anni. Nell’immediato ragionano di ampliare le discariche e la sola risposta che vedono per il futuro è quella di bruciare i rifiuti. La pianificazione viene vista come un elemento residuale, in continuità con l’azione dei governi regionali da Cuffaro in poi, mentre è la condizione principale per l’economia circolare che peraltro favorirebbe la creazione di posti di lavoro e per accedere ai fondi europei, oggi a rischio" questo è il commento dei deputati cinque stelle dopo l’audizionein commissione dell’assessore ai rifiuti Di Mauro. Per loro è stata la "certificazione di una linea di continuità con quanto accaduto fino ad oggi che non ci lascia affatto fiduciosi né per la gestione immediata dell’emergenza né per il futuro”.

“L’assessore Di Mauro - spiegano i deputati - ha provato a tracciare una linea rispetto alla precedente esperienza di governo che, agli stessi occhi della maggioranza di centrodestra, è stata fallimentare. Abbiamo rappresentato che il nostro indirizzo politico è quello di puntare sull’economia circolare, totalmente opposto rispetto a quanto prospettato dall’Assessore che ha manifestato solo buoni propositi sul recuperare il gap impiantistico. Ma al momento per noi e per i cittadini queste restano solo parole. Anche perché si continuano a perdere risorse dalla Commissione Europea per mancanza di progettazione e sono a rischio le risorse del prossimo periodo di programmazione 2021-27 a causa del mancato aggiornamento del piano dei rifiuti, altro fallimento del precedente governo regionale che si è visto recapitare la radicale indicazione di revisione dal Ministero per l’Ambiente”.