E’ una sorta di savana africana quella in cui, sull’isola di Levanzo, sono costretti ad atterrare, con evidenti rischi, gli elicotteri a servizio della locale Guardia medica per il trasferimento di pazienti verso gli ospedali sulla terraferma.
La piazzola di atterraggio, infatti, è costellata da erbacce e spine (che potrebbero anche forare le ruote degli elicotteri) che crescono negli interstizi tra i piccoli blocchi di cemento posti a base della pista di atterraggio e decollo.
Tale situazione è stata più volte evidenziata dai medici in servizio sull’isola (sette in tutto) all’amministrazione comunale di Favignana e, telefonicamente, per conoscenza, anche ai carabinieri. Dal Comune, pare, siano arrivate rassicurazioni verbali, ma ancora nessun intervento.
“La piazzola di atterraggio – dice uno dei sanitari in servizio alla Guardia medica di Levanzo – deve essere rifatta. Non credo sia sufficiente togliere erbacce e spine, che nel giro di qualche tempo sicuramente ricrescerebbero. Ad ogni atterraggio dell’elicottero si rischia grosso. Se si dovesse bucare un pneumatico nel momento in cui il velivolo tocca il suolo, potrebbe accadere una tragedia, perché se il mezzo si sbilancia su un lato le eliche potrebbero toccare a terra con conseguenze facilmente intuibili. E poi la responsabilità sarebbe in capo a noi medici. Non è più possibile tollerare una situazione del genere. Bisogna intervenire subito”.