Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/01/2023 06:00:00

Sul caso Cannes il governo in Sicilia è sempre più spaccato

 Prima o poi sarebbe finita così, con un rimpallo di responsabilità che spacca il governo regionale e che finisce sul tavolo dei partiti.

Il caso Cannes tiene banco in una Sicilia che affonda tra le tante emergenze, da quelle climatiche a quelle agricole, da quelle economiche a quelle sociali, dalla dispersione scolastica alle vergognose infrastrutture, per finire ad un tasso di disoccupazione al di sopra della media nazionale.

Tutto bene sotto il cielo di Cannes, non di certo sotto quello isolano.

Un botta e risposta nei giorni scorsi a mezzo stampa tra l’assessore regionale al Turismo, Francesco Scarpinato (FdI), e il presidente della Regione, Renato Schifani.
Scarpinato non si dimetterà, non ne vuole sapere di avere colpe che dice essere o del predecessore, cioè Manlio Messina, oppure direttamente di Schifani: “Se qualcuno ha pensato che mi potessi dimettere si è sbagliato di grosso: non ne ho intenzione”. Non ho alcuna colpa rispetto a una procedura di finanziamento predisposta nella scorsa legislatura, quando non era neppure immaginabile che potessi fare l'assessore nel nuovo governo”. L’assessore poi sostiene di avere direttamente provveduto ad avviare le verifiche del caso.

Poi la risposta del governatore, stizzito e anche scocciato di queste polemiche imbarazzanti che hanno gettato ombra sul suo appena nato governo regionale: “Siamo su Scherzi a parte? La mia richiesta di verifica della vicenda da parte dell'avvocatura, una volta venuto a conoscenza dei fatti, è stata del tutto autonoma e tempestiva e risponde ad una doverosa esigenza di accertare la legittimità degli atti prodotti”.

Ci pensa proprio Messina a rilanciare la palla di fuoco nel campo di Schifani, ha rilasciato una intervista e i toni sono di rottura, la responsabilità sarebbe secondo Messina proprio del governatore: “In merito all’edizione del 2023, i famosi 3,75 milioni, tutta la parte riguardante la proposta che fa la Regione alla Absolute Blue, la proposta che la Absolute Blue invia alla Regione, la contrattazione, quanto spendere e come spendere, avviene in un arco temporale che va dal 20 ottobre all’11 novembre”. Chi è l’assessore dal 20 ottobre all’11 novembre? Io mi sono dimesso il 13 ottobre e il nuovo assessore Scarpinato è entrato il 16 novembre, quindi l’assessore ad interim del Turismo che ha seguito la vicenda si chiama Renato Schifani”. Messina non dice, però, che sotto il suo assessorato 91 mila euro nel 2021 e 2. 2 milioni nel 2022 sono stati destinati alla società lussemburghese, per una mostra in dodici scatti all’hotel Majestic di Cannes. Anche i 414 mila euro per sponsorizzare la Regione a ‘Ballando con le Stelle’ portano la firma di Messina, stessa cosa per gli 11 milioni di euro per far passare dall’Isola il Giro d’Italia.
Ora sulla questione Cannes Messina chiude addossando le responsabilità a Schifani, avrebbe dovuto leggere le carte: “O non ha letto le carte, ed è gravissimo, o non ha saputo leggerle”.

Chi si aspettava le dimissioni di Scarpinato dovrà farsene una ragione, il presidente potrebbe però, visti i fatti, revocare la nomina e aprire però una crisi politica con Fratelli d’Italia, partito che ha blindato la figura dell’assessore.

A fare quadrato attorno alla figura di Schifani il deputato regionale Stefano Pellegrino: “Apprendiamo con grande stupore delle dichiarazioni dell’on.le Manlio Messina sulla vicenda del contratto fra la Regione e la società Absolute Blue, oggi bloccato da un intervento disposto personalmente dal Presidente Schifani dopo ripetuti inapplicati solleciti rivolti all’Assessore competente. Al di là della definizione di “assessore ad interim” riferita al Presidente della Regione, che denota una sorprendente poco accurata conoscenza dei meccanismi di governo e delega all’interno dell’Amministrazione, le parole dell’esponente di Fratelli d’Italia sono gravissime ed esulano evidentemente dal caso specifico, con toni e illazioni offensive nei confronti del Presidente della Regione scelto e sostenuto in campagna elettorale da tutta la coalizione di centro destra. Crediamo che sia urgente e indispensabile un chiarimento da parte di Fratelli d’Italia per garantire l’indispensabile spirito di fiducia e rispetto e l’altrettanto indispensabile azione sinergica fra i diversi componenti del Governo, senza i quali vi è il concreto rischio di non garantire un proficuo lavoro a servizio dei cittadini siciliani che hanno scelto Renato Schifani come Presidente della Regione”.

Ciò che bisognerebbe domandarsi è come mai di Fratelli d’Italia faccia sempre richiesta in ogni Comune o Regione, dove siede al governo, dell’assessorato al Turismo, così come lo stesso Ministero?