Ad inguaiarli è stato Facebook. Incardinato, a Trapani, il processo contro il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e l’assessore Ninni Romano chiamati a rispondere di diffamazione aggravata nei confronti della consigliera comunale, Anna Garuccio.
I fatti risalgono al luglio del 2021 quando la “parte offesa”, attaccò aspramente l’Amministrazione sulla gestione delle risorse idriche. In particolare, Anna Garuccio criticò i lavori che Siciliacque, con la benedizione del Comune, avrebbe avviato nella zona del cisternone di San Giovanello per la realizzazione di un presunto bypass. Lavori che, secondo la tesi della consigliera comunale, avrebbero arrecato danni alla comunità trapanese.
La replica arrivò con un post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune a firma di Tranchida e Romano che accusarono, a loro volta, Anna Garuccio di “ “disonestà intellettuale” e di aver “preso in giro i trapanesi su un argomento vitale come l’acqua nel perfido tentativo di screditare il sindaco e la maggioranza rea di non averla voluta in Giunta”. Ma non è tutto. Per Tranchida e Romano la consigliera è “un soggetto che se la conosci la eviti” e che “agisce al posto di neo suggeritore verosimilmente in disgrazia”. Anna Garuccio presentò querela.
Il sindaco Giacomo Tranchida e l’assessore Ninni Romano sono difesi dall’avvocato Giuseppe Rando, del Foro di Roma mentre la consigliera comunale è assistita dall’avvocato Vincenzo Esposito del Foro di Trapani.