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21/01/2023 06:00:00

Caso Cannes. Schifani vuole fuori Scarpinato, ma La Russa impone la staffetta

 Lo scandalo regionale targato Fratelli d’Italia e che si legge Cannes avrà, certamente, ripercussioni sui rapporti politici, già tesi, tra il presidente Renato Schifani e il partito di Giorgia Meloni.


Protetto fino alla fine l’assessore Francesco Scarpinato al Turismo, i meloninani non hanno alcuna intenzione di sostituirlo. C’è e ci rimane, mentre per Schifani opportunità politica vorrebbe che fosse messo fuori dalla giunta possibilmente con dimissioni proprie.


Quello che, invece, viene chiesto da Ignazio La Russa, presidente del Senato, è che vi sia uno scambio di deleghe: Scarpinato guiderebbe i
Beni culturali mentre Elvira Amata il Turismo. Il governatore scioglierà la riserva a breve, piuttosto opterebbe per altra soluzione e cioè per far entrare in giunta Giusy Savarino, in quota FdI e in sostituzione di Scarpinato.


In questo dibattito è entrato anche Gianfranco Miccichè, che rilascia una dichiarazione da coordinatore regionale di Forza Italia: “ Mi permetto di dare un consiglio spassionato al presidente Schifani. Affidi l’assessorato al Turismo ad un rappresentante di un altro partito. Una sostituzione che garantisca ed eviti ingerenze romane. Sarebbe l’unica azione trasparente da presentare ai siciliani dopo i fatti di Cannes e le polemiche che ne sono seguite”.


Nel frattempo la Regione lavora ad altre questioni meno pruriginose e i grande importanza, si avvia il censimento delle scuole siciliane per la vulnerabilità sismica, stanziati ci sono 15 milioni di euro, bisogna infatti che i Comuni abbiano tutti i certificati antisismici per le scuole così da accedere ai fondi del Pnrr.

Il progetto è stato avviato dall’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano, finanziato con fondi europei, ed è di vitale importanza per la sicurezza delle scuole: “La prevenzione per il mio governo è essenziale-ha detto Schifani- la Regione sarà vigile e rigorosa su questo progetto”.
Altra questione che affronterà a breve l’esecutivo e anche il parlamento regionale è la questione delle province, commissariate da troppo tempo grazie alla riforma voluta da Rosario Crocetta.

Il deputato della Lega Vincenzo Figuccia ha mostrato la volontà dell’intero partito nel voler ripristinare le Province: “Non dimentichiamo che nelle competenze e nei compiti delle province erano presenti importanti funzioni come la gestione degli edifici scolastici degli istituti superiori, parte della viabilità e ambiente e taluni impianti sportivi. In questi otto anni tali ambiti sono stati spesso trascurati con evidenti carenze creando disservizi ai cittadini e mettendo in crisi i comuni non in grado di assolvere anche ai suddetti compiti. Condivido le parole del nostro segretario nazionale Matteo Salvini quando dice: “Reintrodurre le Province, con l'elezione diretta dei cittadini, dando alle amministrazioni locali soldi, competenze, poteri e responsabilità è una scelta efficace, efficiente e di buon senso ed è uno degli obiettivi della Lega”.