“Matteo Messina Denaro, se vuole davvero passare alla storia, deve confessare tutti i tuoi segreti. Ma dubito che uno che fa sciogliere un bambino nell’acido, possa convincersi a farlo”.
Lo ha detto Salvatore Catalano, fratello di Agostino, il caposcorta morto nella strage di via D’Amelio col giudice Borsellino.
Nella nostra video-intervista a Campobello di Mazara, dove Catalano abita, ci racconta come il fatto che l’ex latitante sia stato trovato qui, lo abbia ucciso dentro. Pur essendo “consapevole che i boss solitamente continuano a vivere nel loro territorio per non perdere il potere, Saperlo a poche centinaia di metri da casa mia, mi ha fatto molto male, perché mio fratello è morto a causa sua. Non posso dimenticare quella bara praticamente vuota. Non era rimasto più niente, c’era soltanto un pezzo di faccia. Ma oggi gioisce, insieme al giudice Borsellino. Il suo sangue e quello di tutti coloro che sono morti per mano mafiosa non è stato versato invano”.
Ci parla anche del supermercato dove è stata registrata la presenza di Messina Denaro. “Quel supermercato lo frequento anch’io, ma non l’ho mai visto. E non credo che qualcuno avrebbe potuto riconoscerlo, a parte i fiancheggiatori che lo conoscevano già da prima”.
“Si dice che il paese è pieno di microspie e di telecamere, mi chiedo come mai nessuno degli addetti ai lavori si sia accorto di nulla. Però penso che le indagini siano ancora in corso e che stanno lavorando bene. Per il resto bisognerà aspettare”.
“La gente di Campobello non è omertosa, vediamo da questa sera, con questa manifestazione, se avrà voglia di cambiare”, aggiunge nell’intervista concessaci la mattina del giorno del sit-in contro la mafia, davanti il covo di Matteo Messina Denaro che si è poi svolto in serata (qui il video servizio).
Una serata che sembra avergli fornito una grande speranza: “Sento che mio fratello è qui presente con noi, continuiamo così, non fermiamoci”.
Campobello, il fratello del caposcorta di Borsellino: "MMD confessi i suoi segreti" from Tp24 on Vimeo.