Assolta perchè il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Trapani, giudice Roberta Nodari, nei confronti di R.M. di 28 anni, difesa dall'avvocato Giacomo Raffaele Esposito.
La donna era stata rinviata a giudizio dal giudice per le udienze preliminari Samuele Corso.
Secondo l'accusa, aveva omesso di dichiarare, in quanto percettrice del reddito di cittadinanza, vincite al gioco. E infatti gli era stato subito sospeso il sussidio. In particolare, secondo le indagini della Guardia di Finanza che sono confluite poi nel capo di imputazione, dopo avere ottenuto il beneficio economico del reddito di cittadinanza, R.M. ometteva di comunicare di avere conseguitom, addirittura, somme di denaro pari a euro 345,533,87 da gennaio a dicembre 2019, ed euro 201.316,03 da gennaio a ottobre 2020, a seguito di vincite. Ma in realtà erano movimentazioni assolutamente "virtuali", e che comunque non riguardavano la giovane, ma il padre, dipendente pubblico, che aveva fatto delle piccole vincite al gioco (la massima, di tremila euro ...)
Il giudice Roberta Nodari, però, l'ha assolta. "Se subito si fosse chiarito l'equivoco e si fossero fatti accertamenti più diligenti, la signora, madre di quattro figli ed indigente, non avrebbe subito questo iter giudiziario massacrante - commenta l'avvocato Esposito - e avrebbe ancora il sussidio. Tra l'altro, aggiungo, se davvero avesse vinto 540mila euro, si sarebbe presa con piacere la condanna, ma almeno campava felice ...".