Il “botta e risposta” tra il giornalista Carmelo Abbate e l’avvocato Giacomo Frazzitta, con il primo che ritenne diffamatoria la replica del legale marsalese, è approdato alla sentenza di primo grado. Con il legale condannato, per diffamazione, dal giudice delle udienze preliminari di Marsala Fabrizio Guercio a 4 mesi di reclusione e a 400 euro di multa.
La sospensione della pena è condizionata al pagamento di un risarcimento danni di 25 mila euro in favore di Abbate entro tre mesi dal deposito delle motivazioni, per le quali il giudice si è riservato 45 giorni.
L’avvocato Frazzitta, legale di Piera Maggio, mamma della piccola Denise Pipitone, scomparsa a Mazara l’1 settembre 2004, era stato denunciato da Abbate per le affermazioni fatte in un video diffuso in una diretta sul suo profilo instagram in risposta al messaggio pubblicato il 12 maggio 2021 sul profilo twitter dal giornalista.
Nell’atto d’accusa a firma del pm Paolo Bianchi è stato scritto che il legale marsalese avrebbe diffamato Abbate “perché, mediante diretta sul profilo instagram, in risposta al messaggio pubblicato il 12.05.2021 sul profilo twitter dal giornalista Carmelo Abbate, offendeva la reputazione di quest’ultimo, affermando testuali parole: “quella persona ha un problema, l’arroganza, l’atteggiamento spesso violento; non mettiamo da parte le minacce di Carmelo Abbate, un uomo che è degno di quella parte di Sicilia di minoranza, cioè quella che fa le minacce mafiose; questo è, lui fa le minacce mafiose; attenzione qualcuno si farà male è la famosa minaccia mafiosa che solitamente gira forse nel paesello dove lui vive”. Era stata questa la risposta di Frazzitta al tweet con il quale Abbate (originario di Castelbuono) si era si era espresso molto criticamente sul rilievo mediatico del caso Denise. Era la primavera dello scorso anno. “Anna Corona e Jessica Pulizzi sono vittime di tortura mediatica – scrisse Abbate - alimentata ad arte e consumata per ragioni di share e like. Fermatevi fino a quando siete in tempo o qualcuno si farà del male”. Le sue parole a sostegno delle due donne arrivarono a pochi giorni dall’intervista esclusiva rilasciata da Anna Corona a Quarto Grado (Rete4). Successivamente, così replicò l’avvocato Frazzitta: “Ciò che mi è poco chiaro è chi dovrebbe farsi male? Cosa vuol dire? Questa minaccia è rivolta certamente verso Piera Maggio e coloro che lavorano per la verità, credo sia estremamente grave! Poiché è evidente che il male dovrebbe provenire solo da una parte ossia quelle persone che si sentono accusate. Noi non stiamo accusando nessuno, noi stiamo facendo indagini difensive e la Procura le proprie indagini. Se le persone di cui parla questo signore possono farci del male, e lui lo sa, dovrebbe andare a riferirlo in Procura”. Giacomo Frazzitta, difeso dai colleghi Enrico Sanseverino e Piero Marino, era stato querelato anche da Mediaset e Quarto Grado, ma per queste c’è stata archiviazione: il tweet di Abbate è stato ritenuto una provocazione. E molto probabilmente su questo punterà la difesa nel processo d’appello. Nel corso del primo grado, l’avvocato Frazzitta, da sempre al fianco di Piera Maggio nella battaglia per arrivare alla verità nella triste storia della piccola Denise, si è anche offerto di versare un risarcimento ad Abbate, ponendo fine così al processo, ma il giudice, cui spetta se accogliere o meno la proposta, non l’ha accolta.
Carmelo Abbate è difeso dagli avvocati Federico Giusti e Stefano Toniolo dello Studio Martinez & Novebaci di Milano.