Ieri sera, attorno alle 23.40, durante la seconda serata del Festival di Sanremo, Fedez, in collegamento dalla Costa Smeralda, si è esibito in un freestyle. Senza nominarlo, ha attaccato, senza nominarli, alcuni membri del governo: il ministro delle Infrastrutture Salvini, che aveva criticato il rapper gender-fluido Rosa Chemical; il ministro delle Pari Opportunità Eugenia Roccella, contraria all’aborto; il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami, diventato famoso per la foto che lo ritrae in camicia bruna e con una svastica sul braccio. Fedez ha strappato platealmente la foto. Ha ricordato di aver avuto il cancro, e di aver pianto.
Ha detto «Ciao Codacons, guarda come mi diverto». Ha dedicato il brano a Gianluca Vialli. Quindi, prima di chiudere il collegamento, ha detto: «Mi assumo la responsabilità del testo che non era stato mostrato preventivamente alla Rai».
Alcuni passaggi del rap di Fedez: «Sono Napoleone con la sindrome del nano, decido io quando venire bro mi preparo come Matteo Messina Denaro […] Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse è meglio il viceministro vestito da Hitler […] “Purtroppo l’aborto è un diritto”, sì ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro. A volte anch’io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti. Perché a pestare merde sono un esperto. Ciao Codacons, guarda come mi diverto...