“Grazie a Francesco Sammartano per aver dato a SEA Favignana la possibilità, a seguito dell’appello lanciato, di esprimere la più totale disponibilità nei confronti dei cittadini, nei limiti delle azioni consentite”: è il commento che la Società Elettrica rivolge al consigliere comunale in merito all’allarme legato all’incremento dei costi energetici in atto anche nell’isola egadina.
Una vera e propria emergenza che SEA condivide e della quale è perfettamente consapevole, come più volte sottolineato, ma la cui risoluzione è comunque sottoposta al vincolo dei limiti di legge prestabiliti da enti regolatori quali ARERA, Acquirente Unico e Gestore dei Servizi Energetici.
Ed è proprio questo l’elemento imprescindibile del confronto con gli esponenti delle istituzioni che, legittimamente, sollevano la criticità e chiedono soluzioni.
"SEA Favignana – spiega la stessa Società – può semplicemente limitarsi ad applicare direttive, peraltro imposte, quali la dilazione dei pagamenti, che non appare tuttavia la soluzione più adeguata per risolvere i disagi”.
Su quest’ultimo punto, infatti, è la stessa Società a precisare, a seguito di opportune verifiche, che la rateizzazione dei costi non sempre risulta agevole per gli utenti.
“Condividiamo, oggi come nei mesi scorsi – dichiara la Società Elettrica di Favignana – il disagio generale dei consumatori alle prese con l’incremento senza precedenti del costo delle bollette imposto dall’Autorità per l’Energia”.
“Ma è l’ARERA – sottolinea SEA – a stabilire con cadenza trimestrale le tariffe e pertanto la produzione, la distribuzione e la vendita di energia da parte della Società avvengono sotto il totale controllo dell’ente governativo che vigila, regolando tutte le modalità di esecuzione dell’attività, in regime di maggior tutela”.
“In virtù della funzione che ricopre – chiarisce la Società – SEA Favignana ha il dovere di informare costantemente l’utenza sull’andamento tariffario dell’ARERA, sulle agevolazioni possibili in considerazione delle condizioni per il mercato tutelato, ma anche sugli aspetti che afferiscono alle Isole minori non interconnesse”.
Condizioni che non consentono ancora l’applicazione del cosiddetto “libero mercato” in assenza, a oggi, di una specifica regolamentazione sviluppata dagli enti governativi di competenza e relativa al sistema di dispacciamento.
L’isola di Favignana, infatti, rientra nell’ambito di una regolamentazione specifica ed è attualmente gestita con la tariffa del mercato di “maggior tutela”, appunto. Molti collaboratori della Società che lavorano in prima linea con l’utenza, tra l’altro, hanno gestito non poche difficoltà legate alla situazione in corso.
“Certo è – conclude la Società – che i lavoratori, incolpevoli, sono semmai a servizio dei cittadini e impegnati, nella misura in cui è possibile, nella risoluzione dei loro problemi”.