“La mia generazione è stata educata a curare l’intelletto e la ragione. Oggi è il tempo di imparare a prendersi cura del cuore”. Così il vescovo Pietro Maria Fragnelli questa nel corso di un incontro che si è tenuto presso l’Istituto “Sciascia e Bufalino” alla presenza del commissario dell’Asp Vincenzo Spera, delle primarie di Ginecologia Laura Giambanco e Neonatologia Simona La Placa del presidio ospedaliero di Trapani, del dirigente scolastico Andrea Badalamenti e della presidente di Cotulevi Aurora Ranno.
L’incontro organizzato per parlare della cultura della vita e presentare l’iniziativa della “culla per la vita” (promossa presso la parrocchia di San Pietro a Trapani), è stata occasione per parlare di guerra e pace nell’ambito del percorso portato avanti dalla Diocesi in vista dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina.
Il primo conflitto spesso dimenticato e rimosso è infatti quello contro noi stessi, da qui parte la prevenzione della violenza: “per arrivare prima del suicidio, prima dell'aborto, prima della guerra dobbiamo imparare il disarmare il cuore dalla guerra contro noi stessi prendendoci cura del cuore di ogni persona, non solo della testa – ha detto il vescovo – Curare il cuore con l’affettività, intelligenza, volontà. Così il nostro cuore ospita il cuore di Dio e quello di ogni nostro fratello: dal nostro cuore iniziamo a fermare le guerre, quelle più visibili e quelle dimenticate, accogliendo i testimoni della non-violenza”.