Com’era ampiamente prevedibile, il giudice monocratico del Tribunale di Marsala Giusi Montericcio ha deciso di astenersi nel processo che vede imputata l’ex magistrato Maria Angioni per diffamazione aggravata ai danni dell’ispettore di polizia Vincenzo Tumbiolo, per lungo tempo in servizio al Commissariato di Mazara.
A giudicare la Angioni sarà un altro giudice, Bruno Vivona, davanti al quale Tumbiolo, dalla cui querela è scaturito il procedimento, testimonierà il 24 febbraio. Intanto, il 12 gennaio, tramite il suo legale, l’avvocato Giuseppe De Luca, il poliziotto si è costituito parte civile.
La Montericcio ha deciso di astenersi perché lo scorso 22 dicembre ha condannato la Angioni a un anno di reclusione (pena sospesa) per false informazioni al pm. Reato che sarebbe stato commesso nell’ambito delle nuove indagini aperte dalla Procura lilybetana sul “caso Denise Pipitone” nella primavera del 2021. In questo secondo processo, Maria Angioni è stata citata a giudizio dal pm Marina Filingeri con l’accusa di avere diffamato l’ispettore Tumbiolo, dichiarando in televisione (trasmissione “Mattino 5” del 27 maggio 2021) che questi, nell’ambito delle ricerche della piccola Denise Pipitone, sarebbe stato uno degli uomini delle forze dell’ordine che nel primo pomeriggio dell’1 settembre 2004 si recarono nella palazzina dove abitava Anna Corona. “Così insinuando – sostiene l’accusa – nuovamente irregolarità nello svolgimento di tale accesso”. Gli uomini delle forze dell’ordine, infatti, qualche ora dopo la scomparsa di Denise, non entrarono nell’appartamento di Anna Corona, ma di una vicina di casa. “Fu lei – disse uno dei poliziotti al processo – a farci cenno di entrare in quell’appartamento”. Tra quei poliziotti, però, secondo l’accusa, non c’era l’ispettore Tumbiolo, in quanto “sospeso dal servizio dal luglio 2002 al 2 febbraio 2005, in seguito ad una misura cautelare emessa nell’ambito di un’indagine in materia di prostituzione della quale era titolare proprio la dottoressa Angioni”. Tumbiolo venne poi assolto. Maria Angioni fu tra i primi pm ad indagare, a Marsala, sulla scomparsa di Denise Pipitone.