Arriverà probabilmente la recova per la cooperativa di Trapani, Badia Grande, che gestisce, male, l'hotspot di Lampedusa.
L'indiscrezione arriva dall'edizione di oggi di Repubblica Palermo: "L' hotspot è ormai un lager dove tocca litigare persino per avere un pasto, vestiti asciutti, un vecchio materasso sporco per dormire".
La Prefettura di Agrigento ha fatto sapere che sono stato contestate irregolarità e numerose sanzioni, e pertanto si fa verso la revoca dell'affidamento a Badia Grande, avvenuto un anno fa.
Già finita a processo o sotto indagine in tre diversi tribunali, la cooperativa trapanese rischia ulteriori guai anche ad Agrigento.
Badia Grande è stata ad esempio esclusa dalla gara per la gestione del centro di accoglienza di Trapani Milo perché finita sotto processo a Trapani con l'accusa di frode allo Stato per aver "baratosulla gestione di alcuni centri.
Repubblica descrive l'hotspot di Lamedusa come una "gabbia costruita nel centro dell'isola trasformata in un grande formicaio in cui ci si contende anche un posto per dormire all'addiaccio e per terra". I kit, che da capitolato d'appalto dovrebbero essere consegnati all'ingresso in hotspot, non ci sono. E anche il cibo non basta per tutti.