Nei giorni scorsi c'è stato un furto al centro sociale “Nino Via”, nel popolare rione Sant’Alberto a Trapani. I ladri hanno portato via decespugliatori, rubinetteria e altri attrezzi necessari al comitato di quartiere “Sant'Alberto”, che gestisce la struttura, per eseguire gli interventi di manutenzione. Ne parliamo con Giovanni Parisi, l’anima del quartiere e uno degli animatori del centro “Nino Via”. Qual è la situazione?
La situazione è grave perché non possiamo fare la manutenzione. Abbiamo anche degli utenti affidati dall'UEPE, durante la settimana sono quattro e a loro serve l’attrezzatura per fare i lavori socialmente utili. Ho passato una brutta giornata, non mi vergogno, a 57 anni, a dire che ho pianto per la rabbia. Mi sono fatto forza, perché ho visto la solidarietà della gente. Mi hanno contattato, c’è chi vuol donare qualcosa, chi vuole donare un decespugliatore, chi delle attrezzature che a noi servono quotidianamente. Per il momento i ragazzi, sia i volontari che quelli affidati stanno lavorando manualmente, con la zappa e le forbici, si sta facendo la potatura degli ulivi. La villa è ampia e il lavoro non finisce mai. La cosa che fa più rabbia è il gesto, vile. Non voglio immaginare che sia stato qualcuno del quartiere, perché vedono quello che facciamo giornalmente. Abbiamo i laboratori per i disabili, dove fortunatamente non sono entrati e non hanno toccato nulla, c’è il campetto di calcio, stiamo installando un tavolo di ping pong, i giochi per i bambini con altalena, scivoli. Il centro sta funzionando, le persone la domenica vengono a passeggiare con i bambini per farli giocare.
Giovanni Parisi, è un centro vivo.
E’ un centro vivo, collaboriamo con la Uisp, con Progetto senza barriere, da tre anni diverse associazione collaborano con noi.
C’è stato modo di parlare con i genitori di Nino Via, cosa ne pensano?
Non ho avuto modo di parlare con i genitori di Nino. La signora Maria ha fatto un post pubblico esprimendo la sua solidarietà. Le forze dell’ordine ci sono vicini e ho chiesto loro di avere più attenzione per i quartieri, dove, giornalmente accadono delle piccole cose, questa non lo è, ma mi riferisco al fatto che diversi ragazzi per comprare la droga, per racimolare quelle cinque, dieci euro, vanno a fare danni in giro. Il crack sta rovinando molte famiglie, e soprattutto molti giovani.
Parisi, la sensazione è che i balordi, i vigliacchi che hanno commesso questo gesto non siano del quartiere.
Io lo spero, se non sono del quartiere vuol dire che non hanno valori, non hanno niente, ma se sono del quartiere sarà peggio. Ci rimarrò molto deluso, ma andrò avanti lo stesso. Se dovesse essere così, vuol dire che dovrò mettere più forza nelle cose che faccio.
Chi volesse dare un contributo per il centro, può farlo recandosi alla Flora Giapponese di Astrid Di Pasquale, oppure effettuando un bonifico sull'Iban it63q0306909606100000182622, Intesa San Paolo, intestato a comitato di quartiere Sant'Alberto-Fontanellle Sud.