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26/02/2023 09:03:00

A Marsala clima ostile, Angioni chiede di spostare il processo

C’è stato un colpo di scena nel processo che, in Tribunale, a Marsala, vede imputata l’ex magistrato Maria Angioni con l’accusa di diffamazione aggravata in danno dell’ispettore di polizia Vincenzo Tumbiolo.

Il nuovo difensore della Angioni, l’avvocato palermitano Stefano Giordano, ha infatti chiesto che il processo si svolga in un’altra sede giudiziaria. “A Marsala – sostiene il legale - c’è un clima ostile alla Angioni. Il processo deve essere trasferito altrove”.

Sulla richiesta il giudice monocratico del Tribunale di Marsala Bruno Vivona comunicherà la sua decisione il prossimo 7 marzo. Giordano, che ha anche sollevato una questione di presunta incompetenza territoriale del Tribunale di Marsala, ha sostenuto l’esistenza di una sorta di incompatibilità ambientale, in quanto l’autorità giudiziaria marsalese, sia giudicante che requirente (Procura), non avrebbero la necessaria serenità per giudicare la Angioni.

In prima battuta, il processo era stato assegnato al giudice monocratico Giusi Montericcio, che ha deciso di astenersi in quanto aveva già giudicato e condannato (un anno, pena sospesa) Maria Angioni nel processo che l’ha vista imputata per false dichiarazioni al pubblico ministero. In questo secondo processo l’accusa è quella di avere diffamato l’ispettore Tumbiolo dichiarando in televisione (trasmissione “Mattino 5” del 27 maggio 2021) che questi, nell’ambito delle ricerche della piccola Denise, sarebbe stato uno degli uomini delle forze dell’ordine che l’1 settembre 2004 si recarono nella palazzina dove abitava Anna Corona, sbagliando però appartamento. “Così insinuando – afferma la Procura – nuovamente irregolarità nello svolgimento di tale accesso”. Le forze dell’ordine, qualche ora dopo la scomparsa di Denise, non entrarono nell’abitazione di Anna Corona, ma di una vicina di casa. Tra quei poliziotti, però, evidenzia l’accusa, non c’era l’ispettore Tumbiolo, in quanto “sospeso dal servizio dal luglio 2002 al 2 febbraio 2005, in seguito ad una misura cautelare emessa nell’ambito di un’indagine della quale era titolare proprio la dottoressa Angioni”. L’ex poliziotto venne, poi, assolto. A difenderlo, sia in quel processo, che in quello appena iniziato a Marsala, è sempre l’avvocato trapanese Giuseppe De Luca, tramite il quale Tumbiolo si è costituito parte civile contro la Angioni.