Si è concluso, oggi, con undici condanne e una assoluzione, il processo contro la banda di spacciatori che riforniva di cocaina la “Trapani bene”. Tra i clienti, noti professionisti e imprenditori che non badavano a spese per approvvigionarsi di “polvere bianca”. Schiavi del vizio e dello sballo.
Il processo, che si è celebrato dinnanzi al tribunale del capoluogo, scaturiva dall’operazione antidroga condotta, nel novembre del 2014, dagli agenti della Squadra mobile della questura di Trapani, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo.
La pena più severa, 30 anni di reclusione, è stata inflitta a Massimiliano Voi. Il Pm Pierangelo Padova aveva, invece, richiesto 26 anni. Massimiliano Voi era ritenuto il capo del sodalizio assieme a Mariano Galia. Quest’ultimo è stato condannato a 21 anni e 4 mesi.
I due, secondo l'accusa, oltre ad aver messo su l'organizzazione, provvedevano a rifornirsi di cocaina e hashish. Erano loro, infatti, ad organizzare viaggi a Palermo, ma anche in Calabria e in Campania per approvvigionarsi di cocaina e hashish, scegliendo di volta in volta l'autista e il mezzo di trasporto. La droga, poi, veniva ceduta nei locali della Movida del capoluogo.
Condannati anche gli altri componenti della bandsa: Antonio Voi (11 anni), Annibale Baiata (22 anni e 2 mesi); Giuseppe Rinaudo (10 anni); Francesco Paolo Salerno (4 anni e 8 mesi); Salvatore Damiano (5 anni e 2 mesi); Crispino Erice ( 6 anni); Giuseppa Costa (3 anni e 3 mesi); Maria Papa (3 anni e 3 mesi); Francesco Fiorino (3 anni e 3 mesi). Assolto, infine, perché il fatto non costituisce reato Dario Mighali