Era finito sotto processo con l’accusa di tentato furto perché il suo portafogli era stato trovato a terra lungo la strada dove erano fuggiti due “topi d’appartamento” dopo aver tentato di scardinare la porta di un’abitazione.
Protagonista della vicenda un 26enne trapanese, Andrea Caltagirone, che adesso, però, è stato assolto. Non era lui, per il Tribunale di Trapani, uno dei due ladri in fuga. A difendere il giovane è stato l’avvocato Natale Pietrafitta.
Eppure, per l’accusa, il ritrovamento di quel portafogli, contenente una foto tessera e un documento bancario con il nome di Andrea Caltagirone, era una prova ritenuta inoppugnabile.
I fatti contestati risalgono al 31 dicembre 2018, quando due malviventi avrebbero tentato di introdursi all’interno dell’abitazione di Fabio Cucciardi forzando la serratura della porta di ingresso. Ma proprio in quel momento, per loro sfortuna, arrivava un vicino di casa del padrone dell’appartamento preso di mira, alla cui vista i due si davano a precipitosa fuga. Subito dopo, lungo il tragitto, il vicino di casa trovava a terra il portafogli. La Procura di Trapani (pm Matteo Delpini) ritenendo, dunque, che quel portafogli fosse stato perso durante la fuga da uno dei malviventi, citava a giudizio il Caltagirone, ritenendolo uno degli autori di quel tentato furto. Ma l’avvocato Natale Pietrafitta, durante la lunga istruttoria dibattimentale, nel corso della quale sono stati sentiti gli ufficiali di pg della polizia che si erano occupati delle indagini, è riuscito a fare emergere come “non potesse, con certezza ricondurre, quel portafogli ad uno dei ladri d’appartamento datisi alla fuga in occasione del furto tentato ai danni del Cucciardi”.