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10/03/2023 07:10:00

Diffamazione: sospeso a Marsala il processo a Maria Angioni 

Stoppato il processo che al Tribunale di Marsala vede imputata l’ex pm Maria Angioni per diffamazione in danno dell’ex ispettore di polizia Vincenzo Tumbiolo. Infatti, a seguito della richiesta dell’avvocato difensore Stefano Giordano, secondo il quale a Marsala non ci sarebbe un clima sufficientemente sereno per giudicare l’imputata, il giudice monocratico Bruno Vivona ha sospeso il processo, trasmettendo gli atti alla Corte di Cassazione, chiamata a decidere sull’istanza di legittima suspicione.

Ora, si attende la fissazione dell’udienza da parte della Suprema Corte. Il giudice Vivona ha, invece, respinto la richiesta della difesa relativa ad una presunta “incompetenza territoriale”.

L’avvocato Giordano, infatti, aveva sostenuto che competente a decidere dovesse essere il Tribunale di Monza, essendo gli gli studi televisivi della trasmissione “Mattino 5” a Cologno Monzese. Ad opporsi a questa seconda richiesta erano stati il pubblico ministero e il legale di parte civile, Giuseppe De Luca. “A Marsala c’è un clima ostile alla Angioni” aveva affermato l’avvocato Giordano nell’udienza dello scorso 24 febbraio. La Angioni è imputata per diffamazione aggravata in danno di un ispettore di polizia, Vincenzo Tumbiolo, per lungo tempo in servizio al commissariato di Mazara del Vallo. La difesa dell’ex magistrato ha sostenuto l’esistenza di una sorta di incompatibilità ambientale, in quanto l’autorità giudiziaria marsalese, sia giudicante che requirente (Procura), non avrebbero la necessaria serenità per giudicare la Angioni. In questo processo l’accusa è quella di avere diffamato l’ispettore Tumbiolo dichiarando in televisione (trasmissione “Mattino 5” del 27 maggio 2021) che questi, nell’ambito delle ricerche della piccola Denise, sarebbe stato uno degli uomini delle forze dell’ordine che l’1 settembre 2004 si recarono nella palazzina dove abitava Anna Corona, sbagliando però appartamento. “Così insinuando – afferma la Procura – nuovamente irregolarità nello svolgimento di tale accesso”. Le forze dell’ordine, qualche ora dopo la scomparsa di Denise, non entrarono nell’abitazione di Anna Corona, ma di una vicina di casa. Tra quei poliziotti, però, evidenzia l’accusa, non c’era l’ispettore Tumbiolo, in quanto “sospeso dal servizio dal luglio 2002 al 2 febbraio 2005, in seguito ad una misura cautelare emessa nell’ambito di un’indagine della quale era titolare proprio la dottoressa Angioni”. Dalle accuse che gli furono allora mosse l’ex poliziotto è stato assolto con sentenza definitiva.