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13/03/2023 06:36:00

Oscar 2023, trionfa Everything Everywhere All at Once. Brendan Fraser miglior attore

 Everything Everywhere All At Once dei Daniels è il dominatore degli Oscar 2023 con 7 statuette tra cui miglior film, migliore attrice e migliori non protagonisti su 11 candidature. È un film di avventura, azione, fantascienza, dramma familiare con tematiche Lgbt, comedy e romance tutto insieme e con lo sfondo di grandissima attrazione del metaverso, con protagonista una donna cinese americana (Michelle Yeoh). 

La pellicola dei Daniels si aggiudica 7 statuette tra cui miglior film, miglior regia, migliore attrice protagonista (Michelle Yeoh), migliori attori non protagonisti (Ke Huy Quan e Jamie Lee Curtis). "Pinocchio" miglior film d'animazione. 4 Oscar a "Niente di nuovo sul fronte occidentale". Niente da fare per "Le Pupille" di Alice Rorhwacher e per Aldo Signoretti. Lady Gaga canta a sorpresa "Hold my Hand" senza trucco, lacrime di John Travolta per Olivia Newton-John.

Brendan Fraser miglior attore. The "Whale" di Darren Aronofsky segna il ritorno della star 54enne, che aveva messo in pausa la sua carriera all'inizio degli anni 2000 per motivi personali e dopo aver accusato un pezzo grosso dell'industria cinematografica di violenza sessuale. L'attore appare irriconoscibile in questo lungometraggio nel ruolo di Charlie, un uomo di oltre 250 chili che non puo' piu' uscire di casa e riesce a malapena ad alzarsi dal divano. Adattato da un'opera teatrale di Samuel D. Hunter, il film racconta la storia del ricongiungimento dell'insegnante di inglese con la figlia separata, interpretata da Sadie Sink, la giovane star della serie "Stranger Things". Avvolto da massicce protesi, Brendan Fraser usa la voce e le espressioni facciali per trasmettere la sua angoscia e le sue esplosioni di passione e speranza. "Charlie e' di gran lunga il personaggio piu' eroico che abbia mai interpretato", aveva dichiarato l'attore alla Mostra del Cinema di Venezia a settembre. "Il suo superpotere e' vedere il bene negli altri e farlo emergere".

Delusione per l'Italia agli Oscar. La 95/a cerimonia al Dolby Theatre di Los Angeles ha lasciato senza premi la squadra italiana, anche se arrivare in nomination è certamente già un grande traguardo. Torna senza statuette la regista Alice Rohrwacher, data a lungo per favorita, candidata all'Oscar per il corto live action Le Pupille, battuta da An Irish Goodbye di Tom Berkeley e Ross White. Niente da fare neppure per il veterano Aldo Signoretti nel team make up e hairstyling di Elvis: il premio è andato a trucco e acconciatura di Adrien Morot, Judy Chin and Annemarie Bradley per The Whale di Darren Aronofsky. C'erano anche altri italiani in qualche modo in gara: i produttori Ilbe di Andrea Iervolino e Lady Bacardi e We Do It Together di Chiara Tilesi per Tell It like a Woman, film collettivo di 7 registe tra cui Maria Sole Tognazzi, in gara per la migliore canzone originale Applause di Dianne Warren vinto invece da Naatu Naatu dal film indiano RRR. E c'era anche l'attore Lorenzo Zurzolo agli Oscar protagonista del film Eo di Jerzy Skolimowski tra i candidati come miglior film internazionale, il cui premio è stato vinto però da Niente di nuovo sul fronte occidentale del tedesco Edward Berger.