C’è il quarto candidato a Trapani, seppure ancora non abbia ufficializzato, si tratta di Francesco Brillante, già segretario del PD a Trapani, attuale membro della segreteria provinciale. Ieri si è dimesso dal CDA di ATM, era stato nominato in quota Giacomo Tranchida (che aveva sostenuto 5 anni fa, come da foto...).
Si spacca dunque il fronte dem, Brillante rappresenterà l’alternativa a Tranchida all’interno delle correnti del Pd. Ad appoggiare Brillante ci sarà il M5S, pare che la sua candidatura sia stata voluta fortemente proprio da Cristina Ciminnisi e da Nuccio Di Paola, con la promessa di far arrivare a Trapani Giuseppe Conte per la volata elettorale finale. Questione di poche ore e Brillante avrà anche il quadro delle liste chiaro, intanto c’è la coalizione formata da Azione e Italia Viva, i liberal socialisti di Innocenzo Di Lorenzo, Sud chiama Nord di Cateno De Luca.
Al comando di Italia Viva a Trapani c’è Nino Grignano, indicato coordinatore proprio ieri, amico di Brillante. Grignano, insieme a Piero Savona sono i fautori e i maggiori sostenitori di questa discesa in campo.
Sono quattro in corsa per la carica di Primo Cittadino, ha già scaldato i motori l’uscente Giacomo Tranchida che ha all’attivo 10 liste pronte con cui battagliare, il 10 marzo ha presentato la lista “Trapani al Centro” allestita dall’assessore Peppe La Porta, pronta anche la lista dell’assessore Ninni Romano che si chiama “Noi Trapanesi con Tranchida”.
In campo per la sindacatura c’è Anna Garuccio, attuale consigliera comunale: “Sono certa che, se lavoriamo insieme e spinti dall’amore per questa nostra terra – le cui bellezze naturali, tradizioni, storia, talenti e potenzialità non sono secondi a nessuno – saremo in grado di compiere fondamentali e necessarie trasformazioni, pur in un momento non dei più facili per le problematiche che investono il nostro Paese e l’Europa intera”.
Poi l’appello della Garuccio e del suo movimento La mia Trapani: “Mi rivolgo a tutti coloro che hanno a cuore il bene di questa città così bistrattata, alle organizzazioni professionali, a piccoli e grandi imprenditori, ai consigli degli Ordini, ai tecnici, alle associazioni di volontariato e, con particolare riguardo, mi rivolgo ai giovani, che hanno il diritto di vivere il loro futuro nella loro città natale, e alle donne di questa città perché sia anche per loro un luogo da abitare, dove trovare opportunità, riconoscimento e rispetto”.
Il centrodestra punta tutto su Maurizio Miceli di Fratelli d’Italia, schieramento che vede dentro anche la lista dell’MPA e del movimento civico STOP.
I meloniani chiedono intanto l’avvio di una indagine per appurare i motivi della mancata approvazione dei Bilanci, il Consuntivo 2021 e quello di Previsione 2022. Christian Farsaci, presidente del circolo di Trapani, lo dice chiaro: "Tranchida, attraverso una nota ufficiale del Comune, ha annunciato l’avvio di una indagine interna “circa eventuali responsabilità omissive di funzionari e dipendenti comunali, che hanno indotto le amministrazioni succedutesi, ed in ultimo la Giunta Tranchida, ad intentare causa alla Regione per l’accredito delle somme, con evidente negativo esito”. Tranchida, quindi, vuole capire di chi sia la colpa del mancato finanziamento, ma, prima di tutto, dovrebbe guardare all’interno del suo “armadio”. Nel giugno scorso aveva previsto un piano “B”, contrarre un mutuo, per portare in cantiere il completamento dei lavori, da estinguere non appena sarebbero arrivate le somme dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente, in seguito al ricorso presentato al CgA. Il ricorso al mutuo rappresentava una sorta di “binario parallelo” ma, peccato, che il treno che vi doveva viaggiare è deragliato a causa delle evidenti difficoltà dell’attuale maggioranza di governo cittadino, incapace di approvare il Consuntivo 2021 e quello Preventivo 2022. Il mancato via libera allo strumento finanziario, infatti, paralizza le attività di qualsiasi Ente ed è proprio il caso del Comune di Trapani, ad oggi impantanato a causa dell’incapacità della Giunta Tranchida di adempiere al proprio dovere”.