Eurospin Sicilia, una delle cinque società operative con le quali opera il noto marchio della distribuzione alimentare, finisce in amministrazione giudiziaria su richiesta della Dda di Reggio Calabria. Il provvedimento, disposto dal Tribunale reggino, è stato notificato dalla Dia e dalla Guardia di finanza all'amministratore unico e legale rappresentante dell'azienda, che ha sede a Catania, Matteo Mion. Secondo quanto emerge dal provvedimento "la 'ndrangheta sarebbe stata agevolata ad infiltrarsi nell'attività di espansione commerciale di Eurospin".
Nelle 56 pagine del decreto del Tribunale delle Misure di Prevenzione di Reggio Calabria emergerebbero le responsabilità dei vertici di Eurospin Sicilia spa. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, Stefano Musolino, pongono infatti in evidenza le ingerenze in relazione alla realizzazione di un punto vendita Eurospin a Gallico (Reggio Calabria) del valore di circa 2,5 mln di euro.
"Appare evidente - scrivono i giudici - con specifico riferimento all'espansione commerciale (di Eurospin Sicilia srl) a Reggio Calabria e nella sua provincia, il forte condizionamento di ingerenze mafiose, in specie la cosca De Stefano, e di imprese di fatto gestite da esponenti di rilievo della criminalità mafiosa locale, favorendone anche in maniera indiretta l'arricchimento, com'è emerso in maniera lampante nel cantiere di Gallico e di Siderno".