La Corte d'appello di Palermo ha confermato la condanna emessa dal tribunale di Trapani nei confronti di Enrico Rizzi.
Il Collegio, presieduto da Massimo Corleo, il 16 giugno del 2021, aveva inflitto all'animalista venti giorni di reclusione. Rizzi era stato condannato anche al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni quantificati in 6 mila euro. Contro la sentenza, l'animalista aveva presentato appello e la Corte ha ribadito la sentenza di primo grado. Il procedimento è scaturito dalla querela presentata dall'ex comandante della polizia municipale di Erice Giacomo Ippolito, assistito nei due gradi di giudizio dall'avvocato Nino Sugamele.
Rizzì accusò l'ex capo dei vigili, di aver impedito l'intervento del veterinario per constatare le condizioni di un cane tenuto legato, sotto il sole, in un balcone di un appartamento di Erice. All'accusa fece seguito la denuncia per omissione d'atti d'ufficio.
Giacomo Ippolito a sua volta querelò l'animalista che è stato condannato per il reato di diffamazione. La sentenza di condanna non prevede la sospensione condizionale della pena