Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
21/03/2023 20:00:00

Another Brick in the wall...

Another Brick in the wall. Iconico brano dei Pink Floyd datato 1979, traduzione del testo:
Non abbiamo bisogno di istruzione
We don't need no education
Non abbiamo bisogno di alcun controllo del pensiero
We don't need no thought control
Niente umorismo nero in classe
No dark sarcasm in the classroom
Maestro, lascia in pace quei bambini
Teacher, leave them kids alone
Ehi insegnante lascia stare quei ragazzi
Hey, teacher, leave them kids alone
Tutto sommato, è solo un altro mattone nel muro
All in all, it's just another brick in the wall
Tutto sommato, sei solo un altro mattone nel muro
All in all, you're just another brick in the wall
Non abbiamo bisogno di istruzione
We don't need no education
Non abbiamo bisogno di alcun controllo del pensiero
We don't need no thought control
Niente umorismo nero in classe
No dark sarcasm in the classroom
Maestre, lasciate in pace quei ragazzi
Teachers, leave them kids alone
Ehi, maestra, lascia in pace noi ragazzi
Hey, teacher, leave us kids alone
Tutto sommato, sei solo un altro mattone nel muro
All in all, you're just another brick in the wall
Tutto sommato, sei solo un altro mattone nel muro
All in all, you're just another brick in the wall
Se non mangi la tua carne, non puoi mangiare il budino
If you don't eat yer meat, you can't have any pudding
Come puoi avere del budino se non mangi la tua carne?
How can you have any pudding if you don't eat yer meat?
Voi!
You!
Sì, tu dietro i cavalletti delle biciclette
Yes, you behind the bike stands
Stai fermo, ragazzo!
Stand still, laddy!

Un ascoltatore che si fermasse all’apparenza, si chiederebbe: siamo di fronte a una canzone che nega l’importanza dell’istruzione? No, certamente no. Contestualizzando l'opera si tratta, semmai, di una critica a un sistema educativo che, invece di guidare i giovani verso la scoperta delle proprie capacità e inclinazioni, troppo spesso ne soffoca la creatività con l’imposizione di insegnamenti schematici che rischiano di ritardare lo sviluppo di un pensiero critico e personale. Per non parlare delle umiliazioni pubbliche da parte di certi professori che minano la già bassa autostima degli allievi più in difficoltà. Metodo professato da Valditara attuale ministro dell'istruzione e del merito che reputa l’umiliazione un fattore fondamentale della crescita, lo ha detto durante un incontro pubblico a Milano: "Noi dobbiamo ripristinare non soltanto la scuola dei diritti, ma anche la scuola dei doveri.

Quel ragazzo-autore di atti di bullismo - deve fare i lavori socialmente utili, perché soltanto lavorando per la collettività, per la comunità scolastica, umiliandosi anche, evviva l’umiliazione che è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità. Di fronte ai suoi compagni è lui, lì, che si prende la responsabilità dei propri atti e fa lavori per la collettività. Da lì nasce il riscatto. Da lì nasce la maturazione. Da lì nasce la responsabilizzazione". Comunicazione per i naviganti le attività comunitarie efficaci sono mortificanti abbiamo la versione maschile della Montessori con la nuova norma educativa,dopo la pedagogista sulle mille lire sulla prossima edizione dei 50 centesimi nostrani l'effigie del leghista.

Caro Ministro, non abbiamo bisogno di istruzione. Non abbiamo bisogno di alcun controllo del pensiero, di tutto ciò non si sente la necessità, altrimenti:Hey, teacher, leave them kids alone, All in all, it's just another brick in the wall, All in all, you're just another brick in the wall.

Vittorio Alfieri