Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
23/03/2023 07:09:00

Marsala, estorsione nei supermercati Conad. Arrestati Costantino e De Maria 

 Sono stati arrestati dai carabinieri, a Marsala, gli imputati del processo per le estorsioni in busta paga a diversi dipendenti di supermercati marsalesi.

Confermate, infatti, dalla seconda sezione della Corte di Cassazione le condanne inflitte in primo e secondo grado, sono stati arrestati Giovanni Costantino, di 58 anni, ex gestore del “Conad Super-Store” di corso Gramsci, e Andrea De Maria, di 53, “preposto” del punto vendita “Margherita affiliato Conad” di contrada Matarocco, di cui il Costantino sarebbe stato “amministratore di fatto”.

In primo grado, il 12 settembre 2017, il Tribunale di Marsala (giudice monocratico Lorenzo Chiaramonte) ha condannato Costantino a cinque anni e mezzo di carcere, mentre 5 anni li ha inflitti a De Maria. Entrambi sono stati condannati anche a pagare risarcimento danni alle parti civili.

Fu condannato (tre anni e 7 mesi) anche Giuseppe Casano, di 57 anni, socio di Costantino. In secondo grado, la quarta sezione della Corte d’appello di Palermo ridusse di due mesi la pena al Costantino e di un mese a Casano. Confermati i 5 anni a De Maria.

Minacciando il licenziamento, Costantino avrebbe costretto undici lavoratori della Conad “ad accettare – si legge nelle carte del processo – un trattamento economico inferiore a quello cui essi avrebbero avuto diritto in relazione al contratto, alle ore di lavoro effettivamente prestate e risultanti dalla busta paga, agli straordinari, alla tredicesima e quattordicesima mensilità, tfr, ed in particolare a sottoscrivere quietanze di pagamento relative ai salari mensili per importi superiori a quelli effettivamente percepiti o mai percepiti”. La frase che il Costantino avrebbe detto ai dipendenti che chiedevano il rispetto degli accordi contrattuali sarebbe stata: “Se volete, è così. Altrimenti, quella è la porta…”. E insieme a De Maria, minacciando sempre il licenziamento, avrebbe costretto altri cinque dipendenti, quelli di Matarocco, ad accettare condizioni analoghe a quelle degli undici colleghi del “Conad” di corso Gramsci. A uno di loro sarebbe stato detto: “Anzi mi devi ringraziare per quello che ti do”. De Maria era imputato anche per minaccia, lesioni personali e ingiuria, per avere, secondo l’accusa, detto a un altro dipendente “mi devi riportare il foglio o chi boni o chi tinti” e “fatti portare il foglio, altrimenti ti ammazzo”. A Costantino e Casano, inoltre, è stata contestata l’estorsione in concorso in danno di altri quattro dipendenti che lavoravano nel piccolo supermercato di contrada Spagnola. Anche in questo caso, la minaccia (che stavolta sarebbe stata proferita dal Casano, responsabile del punto vendita) sarebbe stata: “Se non gli stava bene, si potevano cercare un altro lavoro”.

I fatti sono stati contestati nel 2009.

Quindici le “parti offese” individuate dalla magistratura. Solo tre lavoratori, però, hanno scelto di costituirsi parte civile nel processo. Ad assisterli sono stati gli avvocati Edoardo Alagna, Tommaso Picciotto, Gaetano Di Bartolo e Giovanni Messina.

A difendere gli imputati sono stati, invece, gli avvocati Stefano Pellegrino e Arianna Rallo.