Poste Italiane partecipa al tradizionale appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico italiano in programma sabato 25 e domenica 26 marzo.
La manifestazione, giunta alla 31ª edizione, offrirà l’opportunità di scoprire tesori d’arte e natura in tutta Italia, con visite in oltre 750 luoghi in 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti. Saranno oltre 70 i siti siciliani coinvolti, di cui 10 in provincia di Trapani, compresa Pantelleria.
Non solo monumenti dal riconosciuto valore, ma anche siti inediti e paesaggi sconosciuti, la cui importanza in termini di cultura, storia e tradizioni, talvolta nascosta o non convenzionale, racconta l’identità del Paese più bello del mondo. Saranno visitabili ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, e ancora esempi di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani. Non mancheranno poi itinerari nei borghi e visite in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici.
La manifestazione sarà inoltre un importante evento di raccolta fondi, per questo ai partecipanti verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione e le attività del FAI.
Sul suolo siciliano saranno visitabili nel territorio comunale di Calatafimi-Segesta, il Baglio Florio, il suggestivo Baglio Ceuso e le tenute Lombardo, mostrate in foto dal portalettere Giuseppe Morsellino, al lavoro ogni giorno dal Centro di Distribuzione di Alcamo. Aperti al pubblico anche il convento dei Padri Minimi a Castelvetrano, a Marsala il fossato punico dell’antica Lilibeo, il complesso monumentale di S. Maria della grotta e la misteriosa grotta della Sibilla, con il suo pozzo di acqua salmastra. Il capoluogo aprirà le porte del Palazzo Vescovile e del ricco archivio diocesano. Anche Pantelleria partecipa alle giornate del FAI con il suo meraviglioso giardino in contrada Khamma, un capolavoro della natura e dell’ingegno umano, risalenti al 3000 a.C.