La calunnia è stata conseguenza di un errore materiale. Ecco perchè è stata archiviata la querela presentata da Isidoro Buffa, luogotenente della Guardia di finanza, nei confronti del marsalese Tommaso Gentile, difeso dall'avvocato Ornella Cialona.
Lo ha deciso il giudice per le udieze preliminari del tribunale lilibetano, Riccardo Alcamo, accogliendo la richiesta del Pm e rigettando l'opposizione avanzata dal querelante, assistito dall'avvocato Luigi Pipitone. La vicenda risale al 2021 e ruotava attorno ad un interrogatorio reso da Tommaso Gentile alla Guardia di finanza di Marsala.
La persona ascoltata delle Fiamme gialle accusò il capitano Vincenzo Lanza e Isidoro Buffa, lamentando “la falsità contenuta nella lettera di trasmissione degli atti e la non veridicità delle firme apposte sul verbale di interrogatorio al quale Tommaso Gentile si era sottoposto nel 2019”. In realtà non ci sarebbe stata alcuna falsità, ma un errore materiale riportato in corrispondenza delle date di notificazione e redazione dell'invito e del verbale di interrogatorio”. Insomma, le date erano sbagliate. Ergo, le accuse rivolte da Gentile furono il frutto di quell'errore. Pertanto, secondo il Gup Riccardo Alcamo non sarebbe stato ravvisato alcun intento calunnioso nell'indagato Tommaso Gentile.