A Campobello di Mazara si è svolto lo scorso 1 Aprile il Cantiere Sinodale della Giustiza e Legalità. Don Francesco Fiorino ha introdotto l’incontro riportandosi alla scheda per l'ascolto ed il confronto già inoltrata a tutti i partecipanti, individuando quelli che sono i principali fenomeni di illegalità presenti nel territorio diocesano tra cui la presenza di diverse famiglie mafiose, di frequenti episodi di estorsione, usura, corruzione, abusivismo, inquinamento, evasione fiscale; situazione che costituisce una delle principali cause della grave situazione economica del territorio che induce la fuga dei giovani e delle intelligenze dalla nostra terra; ha dunque invitato i presenti a esprimere in merito le proprie riflessioni e proposte.
Alcuni dei partecipanti di Campobello di Mazara, hanno segnalato la situazione di emergenza e di grave illegalità (in particolare della presenza di un “accampamento” abusivo nella zona “Erbe Bianche”, tra rifiuti di ogni tipo, fango e senza luce) del tutto disattesa non solo dalle istituzioni ma anche dai mass media.
Dal confronto dei diversi partecipanti è risaltata la prioritaria necessità di conoscere meglio il territorio, non solo del suo substrato mafioso e dei fenomeni di illegalità che lo connotano, ma anche le risorse positive, sia pubbliche che private, che già operanti in quest’ambito; tale conoscenza è necessaria sia per potenziare tali risorse, che per assumerle come esempi da imitare che, ancora, per metterle in rete, in modo tale da renderne più efficace l’impatto; a tale scopo si è proposto di costituire un apposito organo di comunicazione.
Tutti i partecipanti sottolineano la necessità di insistere sull'educazione alla legalità, poiché i fenomeni più apertamente delinquenziali trovano terreno fertile nella subcultura dell’omertà e dell’illegalità; la formazione non va fatta solo nelle scuole - dove già sono attivi diversi progetti di sensibilizzazione in tal senso - ma anche nelle parrocchie, in es è per lo più assente l'insegnamento della dottrina sociale della Chiesa; si propone a tal proposito di avviare percorsi di tale genere coinvolgendo testimoni della legalità ed anche l'Associazione Nazionale Magistrati che in passato ha dimostrato sensibilità verso progetti di questo tipo.
Sempre nell'ottica dell'opera di sensibilizzazione che può essere svolta dalla Chiesa, è stata proposta l'istituzione, nell'ambito della Diocesi di Mazara, di una giornata annuale dedicata alla giustizia ed alla legalità. Qualcuno propone di celebrarla il 16 gennaio di ogni anno, nel giorno dell’arresto di Matteo Messina Denaro, altri il 21 ottobre, nel giorno della memoria liturgica del Beato Pino Puglisi.
Si è proposto di coinvolgere le categorie professionali spesso segnate da fenomeni di connivenza con la realtà mafiosa, al fine di creare anche in tale ambito una rete di sensibilizzazione all’onestà ed alla trasparenza. Infine si è proposto di svolgere durante l’anno alcuni incontri specifici, aperti a tutti, denominati “Dialoghi e Azioni”, per far confrontare le realtà ecclesiali con le istituzioni pubbliche, con il supporto di esperti e docenti universitari, per affrontare costruttivamente determinate problematiche socio-economiche e politiche.
Il terzo incontro del Cantiere sinodale della giustizia e legalità si terrà sabato 22 aprile p.v., dalle ore 10.00 alle ore 11.30, a Marsala, nella chiesa di san Giovanni Battista al Boeo.
Finora al Cantiere sinodale sono iscritti 37 persone. Coloro che si professano cristiani e chi desidera impegnarsi per un mondo più giusto e fraterno, sono invitati a parteciparvi.
Si auspica che una rappresentanza di ognuna delle sei Foranie della Diocesi possa partecipare attivamente al Cantiere sinodale diocesano.