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10/04/2023 06:00:00

Petrosino, il consiglio decide sul dissesto finanziario del Comune. Non mancano le polemiche

 Il dissesto finanziario del Comune di Petrosino è il solo punto all'ordine del giorno del consiglio comunale che si terrà domani, martedì 11 aprile. La nuova seduta consiliare è stata convocata dalla neo presidente Liliana Giordano, eletta in sostituzione di Aldo Caradonna, rimasto coinvolto nelle indagini della Dda sul voto di scambio politico-mafioso. 

L'approvazione del rendiconto 2021 - Il consiglio comunale più importante, da quanto si è insediata la nuova amministrazione Anastasi e la nuova assise, arriva dopo l'approvazione da parte del commissario della Regione Angelo Sajeva del rendiconto 2021, approvazione che certifica un disavanzo delle casse comunali di ben 19 milioni di euro. L'approvazione da parte del commissario è stato un "adempimento obbligatorio, indifferibile ed urgente”, così come prescrive la legge per poter permettere una corretta gestione dell’ente e per l’esercizio della sua attività amministrativa. L'approvazione si è resa necessaria in seguito alla bocciatura dell’atto finanziario da parte del Consiglio comunale nella seduta dello scorso 20 marzo.

Cosa accade se si approva il dissesto finanziario - La mancata approvazione prima da parte del consiglio comunale e poi il provvedimento del commissario nominato dalla Regione hanno fatto scatenare nei giorni scorsi le polemiche e le accuse da parte del gruppo Cambia Petrosino che fa capo all'ex sindaco Giacalone che accusa l'attuale amministrazione di incapacità politica, ma anche dell'opposizione e dalla consigliera Marcella Pellegrino. L'amministrazione in carica, guidata dal sindaco Anastasi, invece, addebita l'attuale situazione finanziaria del Comune alla precedente amministrazione, targata Giacalone. Adesso se il consiglio dovesse approvare il dissesto, verrà nominata una commissione speciale per la gestione, mentre sindaco, giunta e consiglio rimarranno in carica per la gestione corrente fino alla fine del mandato.

Il sindaco Anastasi  - «L’approvazione del documento contabile deliberata dal Commissario ad acta della Regione Siciliana, come ho già detto più volte, è la fotografia della situazione finanziaria del Comune di Petrosino al 31 dicembre 2021 – dichiara il sindaco Giacomo Anastasi – È una dimostrazione che le risultanze contabili sono reali e che il disavanzo del Comune è di quasi 19 milioni di euro. L’approvazione del rendiconto da parte del Commissario regionale, unico attore sopra le parti in questa difficilissima situazione, certifica la realtà dei fatti, nella sua drammaticità. Tutto il resto sono opinioni e spesso insinuazioni volte solo a distorcere la realtà e a difendere posizioni indifendibili. Io proseguo nella mia operazione di verità, rispettoso dell’impegno preso e nello spirito di servizio alla cittadinanza che ha sempre contraddistinto il mio operato. Continuerò a fare non quello che è per me conveniente – aggiunge il primo cittadino - ma quanto è giusto e utile per i petrosileni e per il bene comune, nel tentativo, difficilissimo, di portare la nostra cittadina fuori da questa grave situazione e intraprendere un percorso di risanamento e di sostenibilità economia e finanziaria».

Cambia Petrosino chiede all'amministrazione Anastasi di pubblicare i "debiti certi" - Il gruppo Cambia Petrosino, dopo le dichiarazioni del sindaco Anastasi, in seguito all'approvazione del rendiconto del 2021 da parte del commissario della regione, e intervenuto con una nota pubblica, chiedendo la pubblicazione dell'elenco dei debiti certi all'amministrazione Anastasi: "Dopo le ultime comunicazioni diramate dall’amministrazione, ci preme ancora una volta intervenire per amore di verità e di chiarezza. Il Commissario ha recentemente approvato il rendiconto 2021 in quanto atto dovuto; è emblematico il fatto che lo abbia fatto senza entrare nel merito dei numeri e della loro correttezza. Sui numeri invece sono intervenuti, come prevede la legge, i Revisori dei conti che, loro sì, rappresentano un organo di controllo terzo e indipendente. A meno che l’attuale amministrazione voglia affermare il contrario, contraddicendosi. L’organo di controllo del Collegio dei Revisori, come abbiamo avuto modo di affermare nei giorni scorsi, ha chiaramente certificato la non fondatezza degli importi e la mancanza di svariati documenti obbligatori e giustificativi fondamentali per l’approvazione del rendiconto stesso. Ma non è tutto: il Sindaco Anastasi, nella sua comunicazione, omette di dire che lo stesso Commissario ha sollecitato insistentemente la predisposizione e l’approvazione del Piano di Riequilibrio, che lo stesso Consiglio Comunale si era impegnato a fare, ma non ha fatto, ad ottobre. Anastasi non dice nemmeno che il Commissario ha stigmatizzato tale grave omissione dicendo chiaramente che, così facendo, si rende inevitabile la dichiarazione di dissesto. Quest’ultimo elemento mette in evidenza in maniera inequivocabile che proprio il dissesto è stato l’obiettivo dell’amministrazione Anastasi. Se davvero si vuole fare un’operazione di verità, li invitiamo, a questo punto, a pubblicare l'elenco dei debiti certi, ossia quelli a fronte dei quali ci sia una regolare determina di liquidazione firmata dal relativo responsabile di settore. Solo così, anziché parlare indistintamente di disavanzo e di debiti, facendo confusione, sbagliando sapendo di sbagliare, si potrà finalmente ripristinare la verità di fronte alla cittadinanza".

E lo scontro politico a Petrosino, in consiglio comunale è sfociato nella tensione tra la consigliera Marcella Pellegrino da un lato e il consigliere Antonio Salmeri e il sindaco dall'altro. Questo l'intervento della Pellegrino in consiglio. La stessa consigliera  rispondendo alle domande del direttore di TP24 attacca l'amministrazione, consigliando al sindaco di andare a casa: "questa amministrazione non ha avuto la volontà di approvare il piano di riequilibrio. Il primo rendiconto lo hanno approvato, si sono assunti la responsabilità, ed ora hanno preso la scusa del parere negativo, in realtà è perché ci sono parecchie irregolarità da parte di questa amministrazione. Io al posto del sindaco me ne andrei a casa. In politica il politichese non serve a nulla, servono i fatti". Qui l'intervista completa.